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'Prima dei profitti e dei dividendi vengono i diritti di chi lavora ed uno sviluppo sostenibile'. Così Sinistra per Modena esprime soddisfazione per l'accordo raggiunto sulla vertenza ItalPizza.
'Esprimiamo la nostra soddisfazione e il nostro sostegno all'ipotesi di accordo quadro emersa dalla trattativa tra i Sindacati Confederali, CGIL, CISL, UIL, la società Italpizza, la società Cofamo, la società Evologica, Legacoop e Confcoperative, rispetto alle condizioni dei lavoratori in appalto a Italpizza spa. Con questo accordo, conquistato grazie alla lotta e alla contrattazione portata avanti dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali confederali, si riconosce finalmente il diritto dei lavoratori ad aver applicato il giusto contratto e si comincia a mettere in discussione l'esplosione incontrollata dell'appalto come modalità di gestione dei processi produttivi - continua Sinistra per Modena -.
L'ipotesi di accordo prevede, per quanto riguarda i lavoratori impiegati nella produzione, un passaggio progressivo sotto il profilo delle retribuzioni al contratto alimentarista – in luogo del contratto multiservizi, in nessun modo aderente a quanto svolto effettivamente dai lavoratori – e, a partire dal 2022, la reinternalizzazione del processo produttivo con il passaggio dei lavoratori alle dirette dipendenze di Italpizza con il riconoscimento completo del contratto alimentarista. Per i lavoratori impiegati nella logistica, invece, si sancisce l'apertura di un'ulteriore fase di confronto che, entro l'anno, dovrà verificare il giusto contratto nazionale da applicare sulla base delle mansioni svolte dai lavoratori stessi. Così come deve tornare ad essere sempre, mettendo fine ad abusi contrattuali e a contratti pirata'.
'Riteniamo per questo che l'accordo possa rappresentare un passaggio fondamentale dopo anni di lotte e conflitti che hanno attraversato il distretto agroalimentare modenese. Mentre il Governo a Roma depotenzia con lo Sblocca Cantieri il Codice degli Appalti, riaprendo la strada al massimo ribasso e al subappalto incontrollato anche nel pubblico, con questo accordo si afferma che non tutto può e deve essere possibile. Prima dei profitti milionari vengono i diritti, i salari e le tutele di chi lavora. Prima dei dividendi viene l'idea di una crescita ed uno sviluppo sostenibile, ambientale e sociale. È fondamentale che la qualità del lavoro sia preservata e nel distretto agroalimentare significa prima di tutto piena e completa responsabilità organizzativa e gestionale in capo all'impresa e superamento di appalti fittizi e artificiosi. Ora la parola passa ai lavoratori che dovranno scegliere, con un libero referendum, se approvare o rigettare l'intesa raggiunta' - chiude Sinistra per Modena.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>