Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il giorno prima delle elezioni, in pieno silenzio elettorale, a Consiglio Comunale sospeso da un mese, ad attività di governo dell'ente che per legge avrebbe dovuto limitarsi a quelli di estrema urgenza e non procrastinabili, un ultimo colpo di coda politico dell'allora sindaco Muzzarelli ha portato a un atto che peserà non solo per le prossime amministrazioni ma sulle prossime generazioni. Un atto per cui non solo ci si assume le responsabilità di scegliere per i prossimi decenni la destinazione di un bene pubblico, del Comune, di tutti i cittadini, ma anche la cessione gratuita ad un unico soggetto per un periodo di minimo 30 anni rispetto a quanto prevedeva il precedente accordo di concessione. Un atto contestato nel metodo e nel merito, soprattutto sul piano dell'opportunità politica.
Trattandosi appunto di una scelta fatta da un sindaco che poco dopo non lo sarebbe stato più e trattandosi di un atto non assolutamente urgente ed improcrastinabile e che avrebbe potuto essere gestito direttamente dalla nuova amministrazione che da li a poco, a seguito delle elezioni, si sarebbe formata. Del contenuto, anticipato da La Pressa proprio a poche ore dal voto e del dibattito che ne seguì, abbiamo fornito spazio. Qui riportiamo in maniera secca e didascalica, il testo integrale dell'accordo firmato dall'oggi ex sindaco Muzzarelli nelle ultime ore di mandato ed il referente della comunità islamica di Modena. La stessa che qualche giorni dopo accolse il nuovo sindaco Massimo Mezzetti nella festa religiosa al quartiere fiera di Modena nella quale il nuovo sindaco ringraziò per il grande constributo arrivato dalla comunità islamica alla sua elezione.
Articolo 1 - Conferma delle premesse.
Dichiarazioni delle Parti
1.1 Le premesse formano parte integrante, sostanziale e costitutiva del presente atto (nel seguito indicato anche come 'Protocollo'), evidenziando le stesse, anche ai sensi dell'articolo 1362 codice civile, la comune intenzione delle Parti nella sottoscrizione del Protocollo.
Articolo 2 - Oggetto e finalità del Protocollo.
2.1 Il Comune di Modena e la Comunità Islamica, nell'ambito delle rispettive competenze e responsabilità, con il presente Protocollo, intendono favorire la collaborazione, cooperazione e coordinamento per la definizione di un progetto finalizzato alla qualificazione e valorizzazione del complesso immobiliare posto in Modena, via della Suore, 213-215, di proprietà comunale e concesso in uso gratuito alla Comunità Islamica, di indubbio interesse pubblico;
2.2 le parti concordano che la proposta progettuale verrà realizzata dalla Comunità Islamica e dal Comune di Modena, ognuno contribuendo in quota parte come meglio di seguito descritto.
2.3 che per garantire l’ammortamento degli investimenti da effettuarsi nell’immobile, le parti ritengono necessario prorogare per ulteriori 30 anni e pertanto fino al 2063, fatta salva la possibilità di rinnovo di comune accordo tra le parti di ulteriori 20 anni la concessione in uso gratuito dei locali di proprietà comunale siti in via delle Suore n. 213, identificati all'Agenzia del Territorio di Modena, come segue: al N.C.E.U. al Foglio 85, Mappale 34, Sub. 19-20-21-22-23- 24-25-26 e foglio 85, mappale 98 (parte); copia informatica per consultazione
Articolo 3 – Definizione e Valore del progetto.
3.1 Il Comune di Modena e la Comunità Islamica intendono condividere una progettualità che consenta, in più fasi, di giungere al completamento dell’intervento di riqualificazione e valorizzazione del complesso immobiliare con il concorso tecnico, economico ed operativo di entrambi i soggetti.
3.2 Il Comune di Modena si impegna ad affidare e far eseguire i lavori di opera pubblica relativi alla ristrutturazione fabbricato alloggi esistenti identificato catastalmente al foglio 85, mappale 34, sub, 20-21-22-23, oltre alle parti comuni; finanziando l’intervento per un importo massimo di euro 235.000 oltre oneri IVA;
3.3 Il Comune di Modena si impegna ad approvare il progetto esecutivo di opera pubblica, completo di tutti i pareri favorevoli rilasciati dagli Enti preposti, corredato del certificato di verifica e validazione dell'opera;
3.4 La Comunità Islamica si impegna a realizzare un ampliamento in aderenza al fabbricato principale del complesso immobiliare anche per mezzo di un eventuale intervento di demolizione e ricostruzione, di proprietà comunale, sito in Modena Via della Suore 213-215. La Comunità Islamica redigerà, a propria cura e spese, in collaborazione con l'amministrazione comunale, il progetto esecutivo ai sensi della vigente normativa per gli appalti delle OO.PP. (Allegato I.7, Sezione III “Progetto Esecutivo” del D.Lgs. 36/2023). Tutti i compensi professionali necessari, quali, tra gli altri, progettista, coordinatore della sicurezza per la fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, Direttore dei Lavori, collaudatore, verificatore, ecc. saranno a carico della comunità Islamica e dovranno essere inseriti nel Quadro Tecnico Economico (QTE) complessivo dell'opera.
Il progetto esecutivo sarà approvato dal Comune e la Comunità stessa dovrà affidare i lavori e realizzare l’intervento individuando essa stessa le imprese che si occuperanno di tali attività, secondo il vigente codice contratti pubblici. La Comunità Islamica si impegna altresì a realizzare la ristrutturazione delle unità immobiliari identificate catastalmente a foglio 85, mappale 34, sub. 25-26, oltre alle parti comuni (anche per mezzo di eventuale intervento di demolizione e ricostruzione). A tal fine redigerà, a propria cura e spese, in collaborazione con l'amministrazione comunale, il progetto esecutivo ai sensi della vigente normativa per gli appalti delle OO.PP. (Allegato I.7, Sezione III “Progetto Esecutivo” del D.Lgs. 36/20239, e la Comunità dovrà affidare i lavori e realizzare gli stessi.
Articolo 4 - Impegni assunti dalle Parti.
4.1 Le attività di entrambe le parti, secondo le rispettive competenze istituzionali, sono specificate come segue:
4.2.0 Il Comune di Modena si impegna a: copia informatica per consultazione
4.2.1 a collaborare con la Comunità Islamica per la definizione del progetto di riqualificazione e valorizzazione del complesso immobiliare posto in Modena, via della Suore, 213-215, di proprietà comunale e concesso in uso gratuito alla Comunità Islamica, di indubbio interesse pubblico;
4.2.2 Sottoporre alla Giunta Comunale: = le proposte progettuali per autorizzare i lavori relativi alla Riqualificazione e Valorizzazione del complesso immobiliare posto in Modena Via delle Suore, 213-215, di proprietà comunale e concesso in uso gratuito, come sede di culto; = la concessione per ulteriori 30 anni e pertanto fino al 31 maggio 2063 fatta salva la facoltà di rinnovo di comune accordo tra le parti per ulteriori 20, in uso gratuito, dei locali di proprietà comunale siti in via delle Suore n. 213, identificati all'Agenzia del Territorio di Modena, come segue: al N.C.E.U. al Foglio 85, Mappale 34, Sub.19-20-21-22-23-24-25-26 e foglio 85 mappale 98 (parte);
4.2.3 approvare i progetti esecutivi delle opere pubbliche relative alla ristrutturazione e all’ampliamento del complesso immobiliare anche per mezzo di un eventuale intervento di demolizione e ricostruzione, completi di tutti i pareri favorevoli rilasciati dagli Enti preposti, corredati dei certificati di verifica positiva e validazione delle opere;
4.2.4 affidare e far eseguire i lavori di opera pubblica relativi alla ristrutturazione fabbricato alloggi esistenti identificato catastalmente al foglio 85, mappale 34, sub, 20-21-22-23, oltre alle parti comuni; finanziando l’intervento per un importo massimo di euro 235.000 oltre oneri IVA, salvo la disponibilità di ulteriori somme da destinare al progetto di ampliamento, compatibilmente con gli investimenti che saranno programmati dal Consiglio Comunale e nei limiti delle risorse che saranno disponibili nei futuri bilanci; 4.2.5 nominare il Responsabile del Procedimento
4.3 – La Comunità Islamica si impegna a: 4.3.1 realizzare un ampliamento in aderenza, anche per mezzo di eventuale intervento di demolizione e ricostruzione, al fabbricato principale del complesso immobiliare, di proprietà comunale, sito in Modena Via della Suore 213-215. La Comunità Islamica redigerà, a propria cura e spese, in collaborazione con l'amministrazione comunale, il progetto esecutivo ai sensi della vigente normativa per gli appalti delle OO.PP. (Allegato I.7, Sezione III “Progetto Esecutivo” del D.Lgs. 36/2023). Tutti i compensi professionali necessari, quali, tra gli altri, progettista, coordinatore della sicurezza per la fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, Direttore dei Lavori, collaudatore, verificatore, ecc. saranno a carico della comunità Islamica e dovranno essere inseriti nel Quadro Tecnico Economico (QTE) complessivo dell'opera. Il progetto esecutivo sarà approvato dal Comune e la Comunità stessa dovrà affidare i lavori e realizzare l’intervento individuando essa stessa le imprese che si occuperanno di tali attività secondo il vigente codice dei contratti pubblici. copia informatica per consultazione
4.3.2 a redigere, a propria cura e spese, in collaborazione con l'amministrazione comunale, i progetti esecutivi ai sensi della vigente normativa per gli appalti delle OO.PP. (Allegato I.7, Sezione III “Progetto Esecutivo” del D.Lgs. 36/2023) per la riqualificazione e la ristrutturazione delle unità immobiliari identificate catastalmente a foglio 85, mappale 34, sub. 25-26, oltre alle parti comuni (anche per mezzo di eventuale intervento di demolizione e ricostruzione). A tal fine redigerà, a propria cura e spese, in collaborazione con l'amministrazione comunale, il progetto esecutivo ai sensi della vigente normativa per gli appalti delle OO.PP. (Allegato I.7, Sezione III “Progetto Esecutivo” del D.Lgs. 36/2023), e la Comunità Islamica dovrà affidare i lavori e realizzare gli stessi.
Tutti i compensi professionali necessari, quali, tra gli altri, progettista, coordinatore della sicurezza per la fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, Direttore dei Lavori, collaudatore, verificatore, ecc. saranno a carico della comunità Islamica e dovranno essere inseriti nei Quadri Tecnici Economici (QTE) complessivi delle opere da approvare; a frazionare, accatastare e successivamente ad utilizzare l'Opera pubblica, così come disciplinato nella concessione d'uso gratuita concessa dall'amministrazione comunale;
Articolo 5 – Modalità e tempi di attuazione degli interventi
L’intervento a carico del Comune verrà realizzato entro 24 mesi dalla sottoscrizione del presente accordo.
Gli interventi a carico della Comunità islamica verranno realizzati entro 36 mesi, ulteriormente prorogabili di altri 24 mesi, in ordine alle necessità della Comunità Islamica.
Articolo 6– Coordinamento.
6.1 Il Comune e la Comunità Islamica per l’attuazione delle azioni previste dal presente accordo, individuano rispettivamente il Dirigente Responsabile del Settore e il Presidente quali referenti che avranno il compito di programmare, organizzare e coordinare l’attività di cui al presente atto ogni qualvolta ritenuto necessario in relazione alle fasi di lavoro che si andranno progressivamente a concludere.
Articolo 7 - Durata del Protocollo.
Il presente Protocollo ha durata fino all’integrale realizzazione di tutti gli impegni che in esso trovano titolo.
Articolo 8 - Controversie
Ogni controversia derivante dall’esecuzione del presente atto sarà devoluta alla giurisdizione competente secondo quanto previsto dalla vigente normativa.
Articolo 9 – Condizione risolutiva
Il mancato rispetto di una delle Parti di quanto previsto ai punti precedenti comporta la risoluzione del presente accordo
Articolo 10- Spese
Il presente Protocollo sarà perfezionato mediante sottoscrizione digitale ed invio a mezzo posta elettronica certificata. È assoggettato a registrazione solo in caso d’uso. Le spese di registrazione saranno a carico esclusivo della parte che l’avrà richiesta.
Articolo 11- Allegati.
Costituiscono allegato al presente Protocollo, anche se ad esso non materialmente uniti, lo studio di fattibilità, le dichiarazioni, gli atti e i documenti richiamati in premessa.
Comune di Modena (il Sindaco)
Comunità Islamica di Modena e Provincia (il Presidente)
Nella foto l'ex sindaco di Modena insieme al referente della comunità islamica