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Il primo a rispondere alle dieci domande rivolte attraverso La Pressa dai Comitati in Rete di Modena ai candidati modenesi in corsa per le elezioni è il candidato al Senato Claudio Brandoli.
Come promesso riportiamo in modo integrale le risposte. Chiunque voglia rispondere può farlo scrivendo a redazione@lapressa.it
Mi trovo un po’ in imbarazzo a rispondere a queste domande, essendo stato uno dei fondatori di “comitati in rete”. Mi sento un po’ vittima di un conflitto d’interessi.
1. M5S ha sollecitato la regione in tal senso e ricevuto risposta in tal senso dall’assessore Gazzolo. M5S vuole fortemente una legge simile anche se quella Lombarda ha una criticità nel ruolo troppo poco incisivo che hanno i cittadini nelle procedure previste. Come richiesto anche da una nostra mozione in Comune di Modena, bocciata, chiediamo che cittadini e comitati possano partecipare ai tavoli tecnici tra Aziende e istituzioni.
2. M5S pensa che gli studi preliminari siano sempre necessari per procedere a prendere decisioni efficaci.
3. Si, in Provincia abbiamo un ottimo progetto a Savignano sul Panaro, chiamato “Dea Minerva”. M5S da anni ha scritto mozioni per estendere questo progetto ad altri comuni, senza successo.
4. Le indagini epidemiologiche sono sempre utili ma la correlazione tra PM10 e PM2,5 e malattie è ormai nota a livello scientifico, per i tumori è ormai ufficializzato anche dallo IARC. Sono necessari piani coraggiosi sulla mobilità pubblica, ciclabile ed elettrica, sull’utilizzo di fonti rinnovabili e sulla riqualificazione urbana con un deciso stop al consumo di suolo.
5. Il contrasto al dissesto idrogeologico è uno dei punti qualificanti del programma del M5S e la riforestazione una delle chiave di volta di questo punto.
6.
A Modena l’applicazione del PAIR è gravemente deficitaria, non è rispettato il parametro relativo allo ZTL, le iniziative liberiamo l’aria sono caratterizzate da una quasi assoluta mancanza di controlli. Ricordo che l’anno scorso, attraverso alcune misurazioni mostrai come il Comune non rispettava le imposizioni sulle temperature nei suoi stessi uffici.
7. Innanzitutto mettiamo in funzione lo scalo ferroviario Marzaglia, invece di spendere ancora 234 milioni per la Bretella Modena Sassuolo. Come si può pensare di incrementare il ferro se si spende in asfalto?
8. La strategia rifiutizero e il passaggio obbligatorio in tutto il territorio nazionale alla tariffazione puntuale. È ampiamente dimostrato che dove la raccolta differenziata viene applicata in modo rigoroso, il costo dalla tariffa per i cittadini diminuisce, aumenta la quota di materiale riciclato e soprattutto la sua qualità, consentendo maggiori ricavi per la multiutility. Serve anche una legge nazionale che penalizzi fortemente gli imballi inutilmente ingombranti e imponga imballi ecologici dove tecnicamente possibile, anche attraverso una tassazione selettiva che renda assolutamente non conveniente la scelta non ecologica.
9. Devono essere eliminati i cassonetti stradali come prerequisito a qualsiasi altra azione.
10. Togliere gli incentivi agli inceneritori, questo aumenterebbe la convenienza al riciclo e renderebbe meno conveniente l’incenerimento. Insieme ai costi di trasporto renderebbe assolutamente non conveniente il “turismo” dei rifiuto, consentendo di ridurre progressivamente la quantità di rifiuti inceneriti e quindi le emissioni dannose per l’ambiente, il riscaldamento globale e la salute dei cittadini.