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Andrea Molinari della Lega di Modena e Andrea Nanetti rappresentante dell’Associazione Esposti Amianto hanno presentato segnalazione/esposto a sindaco e Susl per il tetto in amianto ormai deteriorato presente da molti anni su via Emilia Ovest 621 vicino alle scuole elementari Giovanni XXIII a Modena.
'Tale tettoia in eternit nell'aprile è stata perfino toccata da un rogo doloso in quanto si trova a copertura di uno di questi capannoni diventati covo di clandestini e tossicodipendenti, in un’area artigianale abbandonata e soprannominata “cittadella dei balordi”. La giustificazione utilizzata dal Comune per il mancato risanamento della zona (che versa in queste condizioni da tanti anni) è che l’area in questione ora è ancora sottoposta a procedura fallimentare - afferma Molinari della Lega -.
Tanto basta quindi per lavarsene le mani? I genitori dei bambini delle vicine scuole, giustamente preoccupati, si sono rivolti più volte e ormai da diversi mesi al sindaco Muzzarelli (in quanto responsabile della salute pubblica), per la rimozione di questa tettoia in eternit, anche a mezzo stampa e addirittura offrendosi di partecipare alle spese necessarie all'intervento. L’appello di questi genitori è purtroppo rimasto inascoltato, evidentemente l’Amministrazione sembra più interessata a spendere soldi per un monumento ai migranti. Lo stesso Muzzarelli partecipando alla manifestazione fridayforfuture si dice attento alla salute e all'ambiente parlando della necessità di un patto generazionale tra genitori e figli a salvaguardia dello stesso, ma poi consente questo scempio senza intervenire da 5 anni. Si tratta di una tettoia sui 40 mq e nel solo raggio di circa 200 metri ci sono almeno 4 scuole e molte abitazioni. Perché si continua a tollerare tale rischio e a sottovalutare il pericolo? La Lega di Modena si schiera sempre dalla parte dei cittadini ed é solidale con loro, quindi sollecita l’Amministrazione ad intervenire immediatamente; perché è inaccettabile il pericolo per i residenti e i loro figli che abitano e vanno a scuola vicino ad un capannone in eternit divenuto rifugio per clandestini. La salute e la sicurezza vengono prima di tutto, anche della burocrazia'.
Redazione Pressa
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