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“La regione Emilia Romagna è in una situazione di grave emergenza ambientale con ripercussioni dirette sulla salute dei cittadini ”. Il candidato alla assemblea regionale per il M5S Giuseppe Amici (qui la sua intervista Sotto La Pressa), spiega le sue posizioni sul tema ambiente e salute.
“Non solo la qualità dell’aria, ma anche il consumo di suolo, l’inquinamento delle acque sono a livelli che non garantiscono più la vita in quanto tale. Non faccio allarmismo, cito Ganapini ex direttore Arpa Umbria e lo Iarc di Lione, che affermano che l’aria della pianura padana è cancerogena”.
“La gestione della regione degli ultimi 70 anni è stata assolutamente inadeguata rispetto a questi temi se i risultati sono questi. Una gestione della regione soprattutto attenta al sistema affaristico economico di riferimento politico, ma non all’interesse diffuso e della salute dei cittadini.
I responsabili delle scelte politiche del disastro ambientale di aria, acqua, consumo di suolo, è il partito degli inceneritori, che bruciano anche quasi tutta la plastica che noi cittadini cosi puntualmente differenziamo. E lo chiamano recupero energetico. Una truffa semantica”.
Amici non è poi nemmeno troppo tenero per le scelte del governo del M5S stesso: “La Bretella Campogalliano Sassuolo, è stato un errore gravissimo. Fatto per qualche punto di Pil, e con una costi e benefici che riporta numeri di potenziali fruitori della infrastruttura assolutamente fuori da ogni realtà e smentiti anche dai Piani per la mobilità sostenibile del territorio”. Del resto anche sul Tav e la deliberazione delle gare per l’opera, Amici era entrato in rotta di collisione con le scelte governative. “Anche il decreto Genova che autorizza lo spandimento dei fanghi di risulta dei depuratori, è peggiorativo e non rispettoso dell’ambiente”.
“Le battaglie ambientali” spiega Amici ” sono diventate cosi urgenti e improcrastinabili, che non si può più tollerare per esse i tempi della discussione politica. Sono temi che vanno portati direttamente agli organi inquirenti, e agli organi di verifica e controllo, ed anche alla commissione europea.”
Redazione Pressa
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