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Anche a Sassuolo i cittadini stroncano la raccolta differenziata Hera

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La percentuale di sassolesi insoddisfatti per il livello di pulizia della città sfiora il 70%. Punteggio 4,2 su 10


Anche a Sassuolo i cittadini stroncano la raccolta differenziata Hera
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Dopo Modena anche Sassuolo, stando all'indagine Federconsumatori-Cgil, boccia la nuova raccolta dei rifiuti porta a porta.
'In un anno oltre 6000 persone si sono espresse compilando i nostri questionari - spiega Federconsumatori -. Se la tornata di indagini 2022 consegnava un quadro tutto sommato tranquillo, con un buon risultato su Modena ed uno più problematico su Carpi, ma comunque positivo, il 2023 può essere definito, sul fronte dei rifiuti “L’anno della crisi”. Una crisi nella quale emergono con chiarezza gli errori di progettazione, nella fase di transizione verso i nuovi modelli, commessi dalle Amministrazioni Locali e dal Gestore del servizio. Primo tra tutti il mancato avvio di un progetto partecipativo, che coinvolgesse i cittadini e le loro rappresentanze sin dalle prime fasi. Ci si è limitati all’informazione ai cittadini, che oggi hanno quasi sempre le informazioni sul “come fare”, ma molto raramente sul “perché va fatto”.

L’assenza di un “Progetto di Comunità”, la mancata definizione di obbiettivi collettivi, ha contribuito a determinare uno scollamento che influisce negativamente, a Modena e Sassuolo, non solo sullo stretto tema dei rifiuti, ma in generale sul clima sociale nelle due città. Un modello “delicato” come quello introdotto nel 2023 a Modena e Sassuolo meritava ben altro approccio'.

'Meritava la ricerca di una larga condivisione, e meritava la messa in campo di possibili correzioni e cambiamenti. Se questo non è avvenuto non è stato certo per una dimenticanza; il modello era chiuso, predefinito, governato dagli accordi sottoscritti. Un modello quindi ritenuto del tutto immutabile, dove gli spazi democratici non erano compresi e dove il rapporto con i cittadini era meramente informativo. Se queste sono le responsabilità in primis delle Amministrazioni Locali, va detto che si è inserita, nella vicenda, una variabile imprevista: l’incapacità di Hera, almeno nei mesi iniziali, di rispettare correttamente gli standard minimi di servizio.

Nonostante le tempistiche dilatate, nonostante il “rodaggio” nelle realtà dove il modello è da tempo attivo, Hera è risultata chiaramente impreparata. Il Gestore, nonostante l’impegno innegabile dei propri operatori, è stato determinante, assieme ai cattivi comportamenti di una parte di cittadini, nel determinare la crisi dei rifiuti che ha coinvolto nel 2023 Modena e Sassuolo. Una crisi che non può essere superata con annunci roboanti rispetto alle dimensioni raggiunte, in pochi mesi, dalla raccolta differenziata, basati solamente su uno o due indicatori. Si tratta, va ricordato, di numeri autorilevati da Hera, rispetto ai quali è opportuno attendere le rilevazioni dei soggetti pubblici a ciò preposti. Nemmeno può essere risolta soltanto con la caccia a quei cittadini che si comportano male; un tema vero, un contrasto ed una dissuasione che debbono crescere, facendo però attenzione a possibili derive. Non possono essere distolte le energie dedicate alla sicurezza urbana, dedicandole sempre di più alla ricerca di quei pessimi cittadini che abbandonano rifiuti in ogni luogo del territorio. Se c’è un problema di modello è sul modello che bisogna intervenire, non su uno degli effetti'.

I numeri

A otto mesi dall’inizio del percorso informativo alla cittadinanza sulle nuove modalità di raccolta e a sei mesi dall’avvio della graduale riorganizzazione dei servizi sul territorio comunale prevalgono nettamente, nel giudizio dei cittadini, le valutazioni negative. Hera ha dichiarato che il nuovo modello sta già registrando buone performance. La differenziata avrebbe già superato l’80%, mentre sono prevedibili risultati ancora più positivi rispetto alla produzione di indifferenziata, che a Sassuolo nel 2022 è stata pari a 241 kg per abitante (contro una media provinciale di 168 Kg, e con i comuni di Cento e Casalecchio di Reno, appartenenti alla stessa fascia demografica, che registrano una raccolta media di indifferenziata pro capite pari a 120-130 Kg/anno). Con il modello attuale Sassuolo può ambire a raggiungere rapidamente gli obiettivi individuati dalla pianificazione regionale in materia di rifiuti. Si tratta di risultati che sarebbero importantissimi, frutto di un lavoro impegnativo, che non può che essere elogiato, ma che rischiano – anche qui – di essere raggiunti senza avere dietro una gran parte dei propri cittadini e cittadine; senza il consenso, senza la condivisione, senza la passione e l’impegno necessari per raggiungere quel risultato. A Sassuolo il dissenso nei confronti della situazione attuale del servizio trova la sua base nella valutazione dell’attuale decoro del territorio comunale. Con riferimento al livello di pulizia della città, quelli rilevati sono numeri durissimi; la percentuale di sassolesi insoddisfatti per il livello di pulizia della città sfiora il 70%. Il giudizio medio, il voto da 1 a 10 sulla pulizia della città, si attesta a 4,2 punti, mentre il 79% dei cittadini ritiene che negli anni il livello di pulizia della città sia peggiorato. E’ forte anche l’insoddisfazione registrata rispetto all’assistenza ai cittadini nella delicata fase di cambiamento di modello della raccolta dei rifiuti; il 70% di chi si è rivolto al Comune o a Hera (soggetti spesso intercambiabili per competenze nell’immaginario di molti utenti) è rimasto insoddisfatto. I sassolesi sono certamente irritati per la forte crescita degli abbandoni di rifiuti, ma oltre ad imputare la cosa all’inciviltà di alcuni concittadini, attribuiscono la responsabilità della crescita di questo fenomeno al modello di raccolta stesso ed in particolare al servizio fornito dal Gestore. Allo stesso tempo a Sassuolo, rispetto a Modena, è decisamente minore il carico polemico dei cittadini rispetto alle responsabilità dell’Amministrazione. Del resto il modello in atto è stato deciso dalla precedente Amministrazione, e più volte l’attuale Sindaco si è smarcato da ogni responsabilità rispetto a tale scelta'.

'Probabilmente gli spazi per cambiare delle cose c’erano anche per la Giunta Menani e questo è avvenuto soltanto per il Centro Storico; ma nella percezione dei cittadini resta largamente, come prima responsabilità, quella di Hera. L’impressione è quella che la crisi in corso potrebbe non essere superata “naturalmente” con il tempo, anzi, la mancata soluzione dei problemi potrebbe innalzare ulteriormente le tensioni. Oggi il 44% dei cittadini e cittadine di Sassuolo esprime un giudizio ultra negativo, demolitorio delle nuove modalità di raccolta dei rifiuti; a loro si aggiunge un 32% fortemente critico, che chiede urgenti cambiamenti. Sono numeri impressionanti, che non possono essere aggirati con facilità, immaginando che con il tempo il modello sarà “digerito” dalla grande maggioranza dei sassolesi. Tra i pochi dati positivi va segnalato l’alto numero di persone che hanno ricevuto informazioni sui cambiamenti introdotti. Quasi l’80% dichiara di aver ricevuto una sufficiente informazione.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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