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'Auto non rubata ma persa: caso di parcheggio creativo. Avevo portato io a casa Giovanardi'

'Auto non rubata ma persa: caso di parcheggio creativo. Avevo portato io a casa Giovanardi'

Bruno Rinaldi, segretario di Popolari e Liberali, commenta con ironia la disavventura del leader del suo partito, Carlo Giovanardi


2 minuti di lettura

Tradizione e sapori di Modena
'Alla fine, l’auto del senatore Giovanardi non era stata rubata. Castelvetro può tirare un sospiro di sollievo: il temutissimo ladro d’auto seriale era in realtà... il senatore stesso, o forse un navigatore un po’ confuso. L’auto, creduta dispersa tra i filari o caricata su un camion dell’Est, è stata ritrovata serena e tranquilla, a pochi metri dalla locale caserma dei Carabinieri. Un caso di 'parcheggio creativo' unito a una modesta conoscenza topografica del nostro splendido paese'. Così Bruno Rinaldi, segretario di Popolari e Liberali, commenta con ironia la disavventura del leader del suo partito, Carlo Giovanardi. L'ex ministro aveva denunciato il furto della sua vettura, una Audi A6, salvo poi scoprire di avere dimenticato il luogo dove l'aveva parcheggiata.
'Le autorità non l’hanno trovata subito – forse per alimentare il pathos della cronaca, immaginiamo – e così per un attimo Castelvetro è balzata agli onori delle cronache come zona rossa di furti d’auto. Panico, allarmi, indagini. Invece era tutto a posto: l’auto era lì. E forse anche un po’ infastidita da tutto questo trambusto. Ora il sindaco giustamente, ma sempre a corrente alternata, invoca la tutela del buon nome del paese, che non può essere infangato da una distrazione con le quattro frecce.
Ha ragione. Ma se vogliamo essere sinceri fino in fondo, allora parliamo anche dei furti veri, dello spaccio e delle amenità assortite che talvolta fanno capolino nel nostro ameno territorio. Perché Castelvetro sarà anche bello… ma non è il Paradiso Terrestre'.
'O forse sì: se persino le auto spariscono e poi si ritrovano da sole, senza bisogno d’investigatori… Magari qui i miracoli accadono davvero. Aggiungo che l'amico Giovanardi dopo aver affrontato con stoico coraggio gli immancabili adempimenti burocratici – quelli che ti fanno desiderare di vivere in una capanna senza targa – è stato riportato a casa dal sottoscritto, e l'ho fatto col mio mezzo che per fortuna era ancora nella mia disponibilità, una storia degna di un giallo di provincia, con il colpo di scena finale! Oggi, però, la verità è venuta a galla e, per fortuna, ha capito che potrà – anzi, diciamolo pure: dovrà! – tornare a Castelvetro con l’animo sereno e lo spirito leggero. Almeno per quanto riguarda l’automobile… per il resto, vedremo alla prossima puntata'.
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