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Il Comitato No alle cave di Piumazzo interviene in vista del ballottaggio di domenica che vede di fronte Gianni Gargano del centrosinistra e Modesto Amicucci del centrodestra.
'Nella riunione del 10 maggio 2019 la giunta comunale di Castelfranco Emilia ha deliberato di confermare gli impegni coi cavatori che daranno avvio alle escavazioni di 1,5 milioni di metri cubi di ghiaia della fase 1, sono già state rilasciate infatti alla fine di maggio 2 nuove autorizzazioni agli scavi per la vecchia cava “rondine 2018” e nuova cava “ghiarata 1” - afferma il Comitato -. Inoltre la giunta ha deliberato di sospendere le fasi successive alla fase 1 (pari a circa 3 milioni di mc) 'fino ad avvenuto compimento della revisione del Piae 2009 da parte della Provincia di Modena ed al conseguente accertamento del corretto dimensionamento del fabbisogno in termini di volumi di inerti estraibili, in ragione della verifica dell’effettiva attuazione delle infrastrutture e delle richieste di inerti…”.
In altre parole ciò significa che se la Provincia di Modena verificherà un maggior fabbisogno di ghiaia in funzione delle richieste di inerti (per esempio la Cispadana…) non è affatto escluso che le escavazioni sul territorio
di Piumazzo continuino'.
'I suddetti criteri, legati al fabbisogno di inerti, sono gli stessi che sono stati utilizzati nel 2009 ed hanno portato a determinare un’area estrattiva di ben 133 ettari e di 5,45 milioni di metri cubi di inerti. La delibera in questione costituisce un fatto molto grave. Leggiamo poi in un recente post su Facebook dell’assessore all’ambiente Bertoncelli, dichiarazioni che non corrispondono a verità. Bertoncelli infatti dichiara che “…è stato approvato uno stralcio di 1,5 milioni di metri cubi in aree già in larga parte scavate…” questa ultima parte non corrisponde al vero - continua il Comitato -.
Infatti è sufficiente leggere i dati dell’allegato 4 al cronoprogramma del 9-12-2016 dello schema di accordo, per verificare che su 1,5 milioni di metri cubi nelle aree già scavate si estraggono solo 216 mila metri cubi circa mentre nelle aree ancora vergini si estrarranno ben 1,3 milioni di metri cubi. Scrive ancora l’assessore “…parallelamente l’amministrazione ha approvato un atto che annulla ogni altra escavazione oltre a quelle autorizzate, pertanto dai 5,45 milioni di mc dell’originale piano del 2009 siamo arrivati agli attuali 1,5 milioni di mc”. Questa è una affermazione non vera ed è smentita dal verbale di giunta del 10 maggio 2019 sopradescritta , dove Bertoncelli era ben presente assieme al candidato sindaco Gargano, dove la parola “annullare” non si trova, ma è scritto “sospendere “ che ha un ben altro significato rispetto ad annullare e invece lascerebbe intendere che con 1,5 milioni di metri cubi, l’attivita estrattiva sia finita'.
'Questa informazione è ingannevole - continua il Comitato -. Cogliamo l’occasione visto che siamo in periodo di ballottaggio di verificare in concreto le volontà dei 2 candidati sindaci chiedendo loro che, come primo atto di governo da parte del nuovo sindaco, si autorizzino i carotaggi in continuo delle aree già scavate “vecchie cave” per verificare se le ditte abbiano rispettato le vecchie norme a partire da quella che prevedeva 10 metri massimo di escavazione dal piano di campagna. Infatti se qualche ditta risultasse inadempiente, non potrebbe ottenere le nuove autorizzazioni o potrebbero essere revocate quelle già rilasciate sul piae 2009. Questo tipo di verifica è il solo strumento efficace di controllo…ogni altra soluzione risulta inadeguata'.
Redazione Pressa
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