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'Un bilancio locale, quello del Comune di Modena, ancora una volta senza prospettiva e senza slancio ma che quest’anno riflette anche il totale sbando politico del PD che da Roma a Modena ha perso il contatto con le realtà locali, con i cittadini e con i propri stessi amministratori sul territorio. Gli ultimi dati statistici hanno confermato una Modena sempre più vecchia, sempre meno attrattiva, e tutt’altro che smart, ma non solo. Modena è oggi palesemente e dichiaratamente sempre più isolata ed inascoltata a livello regionale e nazionale. E questo si riflette in maniera negativa su tutti gli ambiti dell’azione politica: dalla sicurezza al sociale, dalla tassazione all’urbanistica alle infrastrutture'
Arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Piergiulio Giacobazzi la prima stroncatura alla relazione del sindaco sul bilancio di previsione che sarà discusso e votato il prossimo 25 marzo.
Più di 40 minuti di presentazione lettura da parte del sindaco delle linee generali della manovra previsionale. Capace di generare, su quelle stesse linee le critiche dell'opposizione
'Il sindaco ha ribadito in Consiglio la necessità di fare e di discutere con il governo tutto ciò che doveva essere già stato fatto e discusso. Sulla sicurezza con il ministro Lamorgese che da ormai un anno rinvia la sua presenza a Modena e che ancora non ha dato risposta sugli organici. Sulla cultura, ridotta ad una questione urbanistica con i suoi grandi scatoloni vuoti del S.Agostino, dell’ex ospedale Estense e delle ex Fonderie, dopo 30 anni ancora al palo e con progetti di rilancio ancora sulla carta. Sulle tasse, sui tributi e sulle imposte locali, il sindaco ha confermato che nonostante lo tzunami Covid che ha mandato in crisi il tessuto economico e sociale, il Comune non è riuscito a garantire reali aiuti di competenza propria, ma solo un normale, quasi doveroso, mancato aumento dell’imposizione fiscale.
Pochi riferimenti, simbolo del vuoto politico in un campo strategico, sul fronte delle infrastrutture. Il sindaco ha smesso di parlare di Bretella, di Scalo merci, dell’intermodalità ferro gomma che doveva ridisegnare anche l’area della stazione. Il sindaco oggi parla ancora come un progetto futuro della Complanarina, di cui lui stesso parlava, come amministratore provinciale e regionale, già 15 anni fa. Sul fronte della qualità ambientale e dell’aria le evidenze dei fallimenti sono evidenti dai dati sull’inquinamento sempre più critici'
'Analizzeremo, in vista del voto nelle prossime settimane, il documento di bilancio, ma la premessa di oggi del sindaco lascia ben pochi aspetti positivi'- continua e conclude Giacobazzi.
'La relazione del sindaco si è così dimostrata il solito disco rotto, dove la città del futuro non è nemmeno immaginata. Pensando che si tratta di un bilancio con la prospettiva dei prossimi 3 anni, abbiamo già la certezza dell’eredità di altri 10 anni persi che il sindaco, dal 2014, lascerà nel 2024”.
Redazione Pressa
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