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Conferma l’intenzione di procedere con il progetto di un nuovo ospedale a Carpi, in sostituzione di quello esistente, e ricorda il piano di investimenti già in essere investimenti per gli ospedali di prossimità di Mirandola e Pavullo, al centro in questi ultimi anni anche della discussione sulla chiusura dei punti nascita.
Così il presidente della regione uscente Stefano Bonaccini ha risposto alla nostra domanda sul come l’ipotesi di riapertura dei punti nascita, confermata anche dal Ministro della salute Speranza, possibile sulla carta attraverso una modifica del decreto ministeriale 70 del 2015, sia possibile nella realtà di Pavullo e Mirandola, i cui ospedali, con il Piano attuativo locale della sanità modenese attualmente in vigore firmato dai sindaci della provincia di Modena nel 2011 sono stati portati livello minimo di 1 sulla scala di 3 per importanza. Declassamento che aveva causato anche l’impossibilità, negli ultimi anni, di continuare a gestire, a Pavullo, parti complessi. Il 23 gennaio, data fissata per l’incontro con i sindaci e con l’assessore regionale alla sanità Venturi, Bonaccini ha promesso di entrare nel merito della questione approfondendo gli aspetti del percorso per una possibile riapertura. Nel frattempo per l’area nord la previsione è di un nuovo ospedale a Carpi.
Redazione Pressa
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