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Oggi il Comune di Modena indicherà il nuovo amministratore unico di Amo, con ogni probabilità nella figura dell'ex sindaco di Castelfranco Stefano Reggianini (qui), contemporaneamente l'amministrazione uscente, Andrea Burzacchini, traccia un bilancio di fine (doppio) mandato.
'Nel 2016 venni scelto dai soci di Amo col mandato di portare a Modena un po' della mia esperienza internazionale, adottando anche in città alcuni modelli presenti in Paesi europei - racconta Burzacchini che, come noto, vive a Friburgo -. Abbiamo tenuto fede a quel mandato: abbiamo dato supporto ai Pums con suggerimenti in parte integrati nei documenti dei Comuni e soprattutto abbiamo cercato di incentivare un cambio di mentalità. L'obiettivo che dobbiamo porci infatti è quello di pensare che le strade sono a servizio delle persone e non delle auto. Un cambio di prospettiva che significa prima di tutto incentivare il trasporto pubblico'.
'Il nostro lavoro spero diventi la base del nuovo piano per la mobilità provinciale, penso ai nostri progetti di mobilità sostenibile, ai percorsi casa-lavoro, al piano per la scuola in autonomia. Penso anche alle due visite guidate per amministratori che abbiamo organizzato a Friburgo nel 2017 e nel 2022'.
Ma quello di Burzacchini è un bilancio non esente da ombre. Gli amministratori potevano avere più coraggio, ammette il numero uno di Amo uscente. 'C'e ancora moltissimo da fare sul fronte della integrazione ferro-gomma o sulla creazione di abbonamenti non di tratta ma bensì di area in grado di incentivare l’uso dei mezzi pubblici - spiega Andrea Burzacchini -. D’altra parte va sottilineato il positivo rinnovo del parco bus e treni da parte della Regione Emilia Romagna.
L'azione di Amo deve essere quella di uno stimolo alla politica e agli amministratori affinchè sulla mobilità vengano adottate scelte più coraggiose'.
E poi il grande tema del trasporto serale a Modena. 'L'idea di introdurre tre linee serali non è al momento sostenibile in base al contratto che abbiamo col gestore. Il costo delle materie prime e del gasolio non permette di attivare un servizio che ritengo ancora fondamentale, il milione aggiuntivo in bilancio verrà comunque destinato in parte a un servizio taxi di trasporto serale - chiude Burzacchini -. Certo, non è quello che pensavamo: una città grande come Modena non può rinunciare al trasporto serale ed è assurdo che in Emilia Romagna oggi solo due città su nove, Bologna e Parma, abbiano autobus in servizio dopo 20.30'.
Burzacchini non nasconde neppure l'anomalia di un contratto col gestore (Seta) ormai scaduto da tempo. 'Siamo al settimo anno di proroga del contratto con Seta e l'assenza di un gara rappresenta indubbiamente una anomalia'.
g.leo.
Redazione Pressa
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