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La campagna elettorale sui social? Un fiume di insulti. E le regioni con piu' 'haters' sono Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Lombardia. Lo certifica la ricerca condotta dall'azienda informatica D-Link, nell'ambito della campagna 'Connettiti responsabilmente'. Dall'inizio dell'anno ad oggi sono stati analizzati quasi due milioni di contenuti, fra tweet e commenti, legati alle elezioni 2018. Si tratta di messaggi verso i candidati, i partiti o verso altri elettori. Il 38% dei contenuti social (circa 750.000) ha caratteristiche negative e ben 135.000 messaggi contengono volgarita' o insulti espliciti. Auguri minacce di morte sono piu' di 15.000, quelli che contengono riferimenti alla violenza quasi 19.000. Solo l'11% dei contenuti e' etichettabile come positivo. Insulti e messaggi violenti vengono soprattutto dagli uomini (68% contro il 32% delle donne). A livello regionale e' l'Emilia-Romagna che conta la maggiore percentuale di contenuti negativi rispetto a quelli prodotti in totale (29%), seguita da Toscana 28%, Lazio 26%, Lombardia e Piemonte 25%.
In termini assoluti, invece, e' dal Lazio che viene il numero piu' alto dei contenuti negativi: nonostante produca meno messaggi in totale, precede comunque la Lombardia di ben sei punti. Ma verso chi e' indirizzato l'odio online? Il leader di partito piu' preso di mira e' Silvio Berlusconi, che e' destinatario del 23% degli insulti personali sui social, seguito da Salvini e Renzi entrambi al 21%. Ci si accanisce meno invece su Di Maio e di Grasso, rispettivamente a quota 11% e 8% delle ingiurie. La classifica cambia se si analizza l'astio verso i partiti: in questo senso l'accanimento maggiore e' verso Pd (39%) e M5S (34%). A seguire Lega (12%), Casapound (5%) e per ultima Forza Italia (4%).
I momenti di massimo odio
Secondo la ricerca condotta da D-Link, i momenti piu' di 'sanguinosi' di questa campagna elettorale finora sono stati: la polemica sui sacchetti bio di inizio anno; l'endorsement di Berlusconi in favore della candidatura del leghista Attilio Fontana in Lombardia; il cambio del simbolo M5s; la presentazione delle liste elettorali; la sparatoria razzista di Macerata; la polemica sul museo Egizio e la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. 'Questi dati sono drammatici- commenta in una nota Stefano Nordio di D-Link Europe- perche' evidenziano come si stia diffondendo una dialettica della violenza che viaggia soprattutto online. Ormai non e' piu' possibile fare a meno di internet, ma proprio per questo bisogna capire che non ci puo' piu' essere distinzione tra un comportamento online e offline: le conseguenze sono sempre reali'. La campagna 'Connettiti responsabilmente' proseguira' nel corso del 2018 affrontando anche altre tematiche legate alla responsabilita' online, per promuovere una maggiore educazione digitale. L'analisi sui contenuti elettorali e' stata realizzata utilizzando il tool 'Crimson exagon'. Sono stati presi in esame tutti i contenuti pubblicati online (in Italia e in italiano) dall'1 gennaio al 12 febbraio 2018 su social media, blog, forum e piattaforme di condivisione. Gli argomenti in esame sono quelli legati al tema delle elezioni politiche 2018, ai partiti politici e ai rispettivi leader. Grazie al tool e' possibile analizzare, scremare e raggruppare contenuti a seconda di specifiche parole chiave, argomenti e sentiment delle conversazioni. A seguire e' stato fatto un processo di verifica qualitativa manuale.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>