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'Neviani ha commesso un grave errore, quel linguaggio non ci appartiene. Non accetto però che altre forze politiche si permettano di farci la morale'. Lo dice il segretario del Circolo Pd di Formigine Lawrence Miles relativamente al post su Facebook, pubblicato ieri in anteprima da La Pressa, del consigliere comunale Alessandro Neviani contro il quale si era scagliata anche la candidata presidente della Regione della Lega Lucia Borgonzoni.
'Davvero democratico, il consigliere del Pd - aveva commentato Federica Boccaletti, probabile candidata della Lega alle Regionali -. Ora mi aspetto che il Partito Democratico prenda le distanze ufficialmente da tale consigliere e quantomeno lo cacci dal partito. Può un rappresentante delle Istituzioni fare un'uscita simile? Pazzesco'.
Intanto oggi Neviani non solo ha cancellato il post, ma anche cambiato lo slogan che il consigliere formiginese aveva come immagine di profilo: 'La disumanità non può diventare legge'.
“Credo che Alessandro abbia commesso un grave errore. Il fatto che abbia 20 anni può solo essere una parziale scusante. Come comunità del Partito democratico dobbiamo avere la capacità di non farci trascinare in quella che sembra essere sempre di più la normalità dei social: utilizzare toni sopra le righe, a volte violenti. Toni che lasciamo ad altri, mai appropriati per un esponente politico, in questo caso consigliere comunale, del Partito democratico. Alessandro, scrivendo quel commento, ha mancato di rispetto ad avversari politici, a noi che facciamo parte della sua stessa comunità democratica e soprattutto a se stesso. Chi conosce Alessandro sa però che quelle parole e quelle idee riportate nel suo commento non gli appartengono - afferma Miles -. È buona cosa che si sia scusato pubblicamente.
Dovrà però dimostrare nel suo impegno giornaliero per i suoi concittadini formiginesi che quanto successo sia stato solo uno spiacevole, anche se grave errore. Non accetto invece ingerenze, lezioni e ramanzine da forze politiche del territorio che in queste ore fanno la morale. Troppo facile fare finta di non aver scheletri negli armadi e guardare la pagliuzza degli avversari politici, quando di travi negli occhi se ne hanno parecchie”.
Redazione Pressa
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