Il Ministro della Giustizia ha risposto all’interrogazione dell’onorevole Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle riguardo alla situazione delle carceri, in particolare alla Casa Circondariale di Modena, che ha registrato una tragica sequenza di morti tra i detenuti negli ultimi tre mesi. Stando ai dati del Ministro, sono stati registrati tre decessi nella struttura, di cui due per cause da accertare e uno per suicidio. Il ministro entra nel merito degli ultimi tragici eventi, che abbiamo riportato sotto, ma il dato che fino ad ora non era emerso è quello dei tentati suicidi. Nel corso del 2024, nella casa circondariale di Modena, si sono verificati 48 tentativi di suicidio e 352 atti di autolesionismo. Uno Al giorno. Al 27 febbraio 2025, la Casa Circondariale di Modena ospitava 574 detenuti (30 donne e 544 uomini), contro una capienza regolamentare di 372 posti, con un tasso di affollamento del 155,56%. 'Per far fronte alla situazione - ha affermato il ministro nella risposta - la Direzione Penitenziaria ha già preso provvedimenti per trasferire detenuti in altre strutture del distretto, con l’intervento del Provveditorato Regionale di Bologna che ha approvato la richiesta di sfollamento'.
Il Ministro ha sottolineato che 'il fenomeno suicidario è un problema complesso che non si può affrontare solo con statistiche, ma che necessita di un intervento sistematico e concreto. Il Governo ha ereditato una situazione delicata e ha lavorato per migliorare il sistema carcerario, intervenendo sia a livello normativo che finanziario. Un esempio di questo impegno è l’aumento delle risorse dedicate all’assistenza psicologica, con progetti specifici per tutelare la salute mentale dei detenuti, in particolare quelli con problemi di tossicodipendenza o disagio psichico'.In replica alla risposta del Ministro,
l’onorevole Stefania Ascari ha dichiarato che 'le carceri non possono e non devono essere considerate discariche sociali, luoghi in cui abbandonare ciò che la società non vuole vedere. Il carcere, secondo la nostra Costituzione, ha una funzione rieducativa, non punitiva fine a se stessa. Ma perché questa funzione sia reale e non solo enunciata, servono scelte concrete, investimenti seri, una visione a lungo termine. Occorrono risorse per garantire la presenza stabile di personale sanitario, educatori, mediatori culturali, figure indispensabili per accompagnare i detenuti in un percorso di consapevolezza e cambiamento. È necessario offrire opportunità lavorative vere, attività sportive, laboratori teatrali, occasioni di studio e formazione professionale: strumenti attraverso cui una persona può ricostruire la propria dignità. E, soprattutto, dobbiamo restituire umanità al carcere.
Le relazioni, gli affetti, gli incontri – anche intimi – sono parte integrante del percorso di reinserimento, di rieducazione, di rispetto per la persona. Una società che rinuncia a rieducare, è una società che sceglie la paura. Una società che investe nella dignità, anche in carcere, è una società che costruisce sicurezza vera e giustizia autentica. Prendo atto della risposta del Ministro Nordio, ma insisto nel sostenere che c'è ancora tanto da fare.' - ha concluso Stefania Ascari.
Approfondimento sui casi dei detenuti deceduti negli ultimi tre mesi al carcere di Modena. Rispondendo nel merito dei quesiti posti dell'onorevole Ascari, il ministro ha elencato i tre casi.
Il 17 dicembre 2024, il detenuto L.Y. che aveva fatto ingresso presso la Casa circondariale di Modena il 4 dicembre 2024, a seguito di sfollamento dalla Casa circondariale di Ferrara disposto dal Provveditorato regionale, aveva posto in essere un gesto anticonservativo: si era legato alle sbarre della finestra con una corda rudimentale stretta intorno al collo. Prontamente trasportato in ambulanza all'ospedale, è ricoverato in prognosi riservata presso il reparto rianimazione e il 4 gennaio, dove è deceduto “in seguito a collasso cardiocircolatorio in disfunzione multiorganica”.L’altro decesso verificatosi presso la Casa circondariale di Modena concerne
un detenuto di media sicurezza D.E, entrato in carcere il 12 ottobre 2024 a seguito di sfollamento disposto dalla Direzione generale dei detenuti e del trattamento dalla Casa circondariale di Roma Regina Coeli, il 31 dicembre 2024. L'uomo è stato trovato privo di sensi all’interno della camera di pernottamento dove si trovava con altro detenuto. Dopo le prime le prime manovre di soccorso il medico di guardia ha richiesto l’intervento del personale del 118 che, giunto in istituto, ha constatato il decesso.Il terzo caso porta al 7 gennaio 2025. Il detenuto P.A., entrato in carcere nel giugno del 2024, e stato trovato sdraiato sul letto e coperto completamente dalle lenzuola, con il volto all’interno di un sacco utilizzato per il pattume che conteneva un fornellino con una bomboletta di gas aperta di cui si avvertiva un forte odore nella camera. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti alcuni manoscritti indirizzati alla madre del detenuto e a un ex detenuto che era stato poi collocato presso una Comunità e che aveva condiviso per un periodo la camera presso altra sezione; inoltre un messaggio in cui preannunciava il gesto estremo.'Per tutti e tre gli eventi - ha specificato il ministro Nordio - la Direzione generale dei detenuti e del trattamento ha provveduto a dare mandato al competente Provveditorato di svolgere un’indagine ispettiva interna, volta ad accertare circostanze, modalità e cause dei gesti anticonservativi posti in essere dai tre nonché per verificare se siano state attivate tutte le procedure operative per cogliere i possibili rischi suicidari. Allo stato - ha concluso il ministro - si è in attesa di ricevere i relativi esiti'
Nella foto la deputata del MoVimento 5 Stelle Stefania Ascari è il ministro della giustizia Carlo Nordio.