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'Carpi, Bellelli si risparmi solidarietà e discuta con me seriamente'

'Carpi, Bellelli si risparmi solidarietà e discuta con me seriamente'

'Il primo cittadino non avrebbe dovuto spendere parole di solidarietà verso le cittadine - peraltro donna - pare vessate dal suo vice?'


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'Ho letto più volte in questi giorni della solidarietà e rispetto del sindaco nei miei confronti, per essere stato estromesso dalle liste dagli amici di Morelli. Dunque: io ho un carattere leggermente diverso dal suo, appena appena, quindi dico chiaramente che il sindaco, per il quale anche io nutro il massimo rispetto, la sua solidarietà può mettersela proprio là. Oppure la tenga per altri. Se vuole davvero parlare con me parli di cose serie: di come cambiare la città e il sistema di potere ancora in essere, non di queste cavolate alla viola mammola'. Così il consigliere comunale di opposizione a Carpi Roberto Benatti.

'Chiarito questo, non ho sentito una parola sulla vicenda delle due negozianti concusse. Se reato c'è stato, per la tentata diffamazione e concussione, dei due non è la concussione il reato più odioso? Quello che vede il politico potente fare pressioni o minacce sul cittadino? Il primo cittadino non avrebbe dovuto spendere parole di solidarietà verso le cittadine - peraltro donna - pare vessate dal suo vice, prima che per se stesso?  - continua Benatti -. Come consigliere comunale chiedo scusa alle cittadine, aldilà del fatto che ci possa essere un reato o meno, per l'atteggiamento tenuto veramente schifoso.
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Sapendo di aver fatto il massimo possibile - che poi era ed è il mio dovere - per cercare di risolvere il loro problema. Se il sindaco vuole ripensarci e associarsi alle mie scuse è bene accetto. E - parafrasando la nota leghista novese - sono convinto che su questo tema avremo ancora fiumi di inchiostro da sprecare'.

Riportiamo di nuovo il caso cui fa riferimento Benatti da come emerge dalle carte.

Simone Morelli
Imputazione: tentata concussione. Perchè, abusando della qualità di vice sindaco di Carpi e assessore con delega al centro storico, economia, turismo, cultura, patrimonio immobiliare, compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco, a costringere ------, proprietaria di una profumeria, ed ------ , proprietaria di una farmacia, entrambe limitrofe al bar La Macina, ad accordare vantaggi e utilità a S.T. socia del citato bar La Macina.
In particolare - poichè il vecchio Regolamento comunale sui Dehor prevedeva per i bar la possibilità di sconfinare mettendo strutture temporanee (tavolini, sedie, ombrelloni...) anche davani alle vetrine di esercizi commerciali di terzi, poichè vi fosse l'assenso di questi ultimi e poichè S.T.
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non aveva potuto farlo in quanto gli esercizi vicini  avevano negato l'assenso - Morelli chiedeva alle signore ---- e ------- di concedere tale benestare minacciando che in caso contrario egli stesso avrebbe cambiato il Regolamento nel punto in cui prevedeva il necessario assenso degli esercizi commerciali limitrofi.
In effetti, insieme al dirigente Tartari, Morelli presentava una bozza di modifica del citato Regolamento sul dehor in cui la punto 2e si consentiva di prescindere dal consenso degli esercizi commerciali limitrofi nel caso in cui 'gli elementi di delimitazione' delle strutture temporanee fossero superiori agli 80 cm di altezza. Tale ambigua formulazione  - che avrebbe consentito, ad esempio, di posizionare anche arredi alti 2 metri (ad esempio ombrelloni), purchè gli elementi di delimitazione fossero inferiori agli 80 cm - veniva modificato solo grazie alla opposizione dei consiglieri di minoranza nel corso della seduta del Consiglio comunale del 21.6.2018 con l'integrazione 'elementi di delimitazione e di arredo'. 
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