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Il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi e il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Fabio Poggi rispondono alle critiche avanzate dai 5stelle sul piano di nuove edificazioni in zona Vaciglio. Ecco le loro considerazioni:
“Si può provare a trovare soluzioni che tengano conto della realtà, oppure ci si può limitare a lanciare in alto la palla e disinteressarsi del dove vada poi a cadere. Come Partito democratico ci impegniamo affinché, nonostante i margini di manovra siano davvero risicati, si possa migliorare il progetto edilizio previsto nella zona di Vaciglio. Crediamo, in particolare, che ci siano i margini per riaprire un confronto complessivo e provare a fare proposte sulla riduzione delle previsioni del PRG che abbiamo ereditato, a partire proprio dai progetti previsti per quella zona.
Ieri sera siamo andati a parlare con la gente e a ascoltare le istanze dei promotori della biciclettata (anche La Pressa era presente: Una marea di bici per dire no alle case: se il Mago di Oz è solo un ventriloquo) e crediamo sia doveroso, nel rispetto di una manifestazione così importante, uscire da alcuni equivoci per poi davvero provare a migliorare il progetto per quanto sia possibile.
Poi, ci sono i 5stelle e la loro mozione presentata in Consiglio comunale. Le chiacchere e la demagogia stanno in poco posto. Se si annullassero solo gli atti della Giunta si tornerebbe al progetto precedente. Se si annullassero anche tutti gli atti del Consiglio in effetti si fermerebbe completamente il progetto.
Facciamo, intanto, notare come la mozione del M5S impegna la Giunta e non impegna il Consiglio… Poi, al di là della reale fattibilità di questo percorso (ci sono norme e responsabilità precise che lo rendono tutt’altro che fattibile), la conseguenza certa sarebbero gli oneri per la collettività per un importo stimato dai 20 ai 30 milioni di euro tra indennizzo previsto dalla stessa legge citata nella mozione e risarcimento verosimilmente richiesto dagli attuatori.
E come non chiamarlo un regalo ai costruttori che, senza muovere un dito (o una ruspa) e senza spendere un euro verrebbero “ripagati” di tale cifra? Diciamo, quindi, che indicativamente la soluzione proposta dai 5stelle costerebbe dai 250 ai 300 euro per ogni famiglia modenese. Sarebbe come raddoppiare o triplicare l’attuale addizionale Irpef che il Comune richiede a ogni cittadino. Il combinato disposto tra la più che dubbia fattibilità del percorso proposto dal M5S e l’impatto economico sulla collettività, consiglierebbe un po’ più di rispetto delle istanze dei cittadini che legittimamente stanno criticando il progetto e forse ancor più prudenza e senso di responsabilità da parte di chi ricopre ruoli istituzionali seppur di minoranza”.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>