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“Il Comune farà tutto quanto nelle sue possibilità per la risoluzione della situazione relativa al Peep in costruzione a Cittanova, nel rispetto della volontà delle famiglie coinvolte, alcune delle quali hanno impegnato somme significative per un alloggio che non hanno ancora ottenuto”. A parlare sul caso della Coop San Matteo, dopo l’incontro con famiglie e avvocati che si è svolto ieri pomeriggio nella sede comunale di via Santi, è l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.
Parliamo, come noto, del Peep Cittanova e in particolare della palazzina di via Mario Pannunzio.
La struttura è stata fatta costruire dalla cooperativa modenese San Matteo, presieduta dall'ex consigliere comunale Pd Maurizio Dori e candidato alle ultime amministrative in una lista a sostegno di Giancarlo Muzzarelli (nella foto con lo stesso Dori).
Ma i lavori si sono bloccati ormai da tempo, poco prima del completamento con la coop in difficoltà economica e costretta a fare i conti con le richieste di pagamento di fornitori di altri cantieri. Ora, col cantiere bloccato, il braccio di ferro tra la società (appunto Coop edilizia San Matteo, il cui legale rappresentante è Maurizio Dori) e i costruttori (Whitec srl) è partito, ma in mezzo ci sono 12 famiglie modenesi disperate per non poter entrare nella abitazione acquistata con i risparmi di una vita.
“L’incontro – sottolinea Vandelli – ha permesso di approfondire alcuni aspetti della situazione, in particolare sul rapporto tra i promissari acquirenti e la cooperativa, e soprattutto la volontà delle famiglie di non rivolgersi al ministero per indicare un commissario”. Tale soluzione era stata proposta dall’Amministrazione che già per altre situazioni simili vi aveva fatto ricorso, arrivando a sbloccare lo stallo e a fare chiarezza sui profili economici.
“Non condividiamo le valutazioni fatte dai promissari acquirenti rispetto a un paventato allungamento dei tempi di questo percorso, trasparente e chiarificatore, ma rispettiamo la loro volontà”, ha affermato l’assessora sottolineando come, al momento, al Comune non siano ancora state fornite tutte le informazioni richieste alla cooperativa.
Vandelli chiarisce che “a questo punto, di fronte a una situazione complessa sia dal punto di vista giuridico sia amministrativo, per consentire ai promissari acquirenti di acquistare ora gli alloggi, per poi terminare autonomamente la costruzione della palazzina, è necessario che il Consiglio comunale approvi una modifica alla convenzione di costituzione del diritto di superficie definendo il nuovo prezzo ‘al grezzo’ per poi procedere al frazionamento e alla vendita dei singoli appartamenti da parte della cooperativa”.
Il primo passo necessario per portare il provvedimento in Consiglio comunale è la nomina, da parte dei promissari acquirenti, di un tecnico di riferimento che stabilisca quale sia la differenza effettiva tra l’intervento realizzato e il progetto da completare. Per la direzione lavori al momento si sarebbe già oltre l’80 del cento del cantiere. Sulla base della valutazione tecnica verrà predisposta la delibera con la modifica della convenzione dopo l’approvazione della quale si procederà al frazionamento e all’acquisto dalla cooperativa, con l’obiettivo di completare l’intervento.
In questa fase, non chiedendo l’intervento del commissario ministeriale, i rapporti con i creditori e con gli istituti di credito rimangono in carico alla cooperativa e ai soci, tra i quali i promissari acquirenti.