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Centri estivi Modena, Comune contro sindacati: maestre non disponibili

Centri estivi Modena, Comune contro sindacati: maestre non disponibili

Dopo il lungo stop per il lockdown i sindacati hanno dato disponibilità solo per la prima metà di luglio. E il Comune recede dal protocollo


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Clamorosa rottura ieri tra sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Csa) e Comune di Modena sul tema della organizzazione delle attività estive durante l'emergenza covid.
'Il Comune di Modena - si legge nella lettera firmata dal direttore generale Giuseppe Dieci e dalla dirigente Lorena Leonardi e inviata ai sindacati - prende atto con rammarico della indisponibilità dei sindacati di riesaminare il precedente protocollo d'intesa (datato 11 aprile 2019). Il Comune aveva ipotizzato che potesse essere sufficiente la rivisitazione per l'anno 2020 del protocollo d'intesa sul prolungamento estivo rispetto ai contingenti minimi alla luce delle disposizione che ridifeniscono il rapporto numerico bambino-docenti. Il Comune aveva valutato che la difficile situazione vissuta dalle famiglie e la continua evoluzione normativa dovessero portare congiuntamente a una assunzione di responsabilità con riferimento ad attività che oggettivamente non possono essere regolate da norme pre-covid'.

Ebbene, i sindacati hanno detto no. 'Oggi - si legge sempre nella lettera firmata ieri da Dieci e Leonardi - i sindacati hanno ribadito una netta indisponibilità a rivedere il protocollo d'intesa e ad estendere l'attività estiva al mese di luglio, anche se solo limitatamente al 2020, ribadendo la disponibilità solo per la prima metà del mese'. 

Di qui lo strappo del Comune. 'Valutata la complessità della situazione, a fronte della richiesta di socialità espressa da famiglie e bambini modenesi, il Comune recede per il 2020 dal protocollo citato, al fine di costruire una nuova risposta organica alle esigenze dei cittadini'.

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