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Portano la spesa a casa, ma stavolta rischiano di restarci loro (senza più lavoro). Nel magazzino Digitail di Castel Maggiore (fuori Bologna), società controllata da Coop Alleanza 3.0, viene preparata e caricata sui furgoni la spesa on-line fatta sulla piattaforma web Easy Coop, poi distribuita a casa dei clienti: qui i lavoratori sono impiegati in somministrazione alle dipendenze di Alma, agenzia di somministrazione incaricata da Afd che opera per conto di Milkman, la quale a sua volta lavora per Digitail.
Ebbene, al fondo di questa catena di nomi c'è un esubero di personale. Dice, infatti, la Filt-Cgil di Bologna: 'La vicenda è complessa, ma è piuttosto evidente che, ancora una volta, il sistema delle filiere di appalto viene utilizzato per sostituire i lavoratori e le condizioni di lavoro e ridurre, così, il costo del lavoro'. Insomma, 'ci risiamo'.
Succede infatti che dall'1 luglio, Afd sarà sostituita nella filiera da Futura, con sede a Cervignano del Friuli e, segnala la Filt, 'l'azienda ha gia' annunciato che non garantira' l'occupazione dei circa 40 autisti' che fino a domani saranno alla guida dei furgoni di Easy Coop per consegnare la spesa ai clienti nelle diverse province dell'Emilia-Romagna. Inoltre, Futura applichera' ai pochi lavoratori che potrebbero rimanere in forza il contratto nazionale del settore imprese di pulizia e servizi integrati, che gia' applica nei magazzini Digitail di Padova e Roma. Ci rimettono i lavoratori: il cambio di contratto, dal trasporto merci al pulizia-multiservizi causera' ai lavoratori un -4.000 euro l'anno.
Come se non bastasse, il sindacato della Cgil segnala che la regolamentazione dell'orario di lavoro del contratto pulizia-multiservizi 'e' tecnicamente inadeguata alle attivita' del trasporto merci su gomma, percio' dalla sua applicazione deriveranno di fatto violazioni della normativa sull'orario di lavoro'.
Ad esempio, il contratto pulizie-multiservizi prevede un orario di lavoro rigido e manca del calcolo multiperiodale e delle flessibilita' necessarie al lavoro di autista. Facile pensare dunque che tale situazione porti in futuro a numerosi contenziosi'. Messi in fila tutti questi elementi, per la Filt-Cgil la conclusione e' che anche 'Coop abbassa la guardia, e nonostante sia perfettamente a conoscenza della situazione lascia spazio ad aziende che mirano a massimizzare il profitto a discapito dei lavoratori. Il fatto che cio' accada negli appalti di una societa' storica che si fonda sui valori del lavoro e dell'equita' e' allarmante: avevamo delle certezze, confidavamo nelle dichiarazioni di valore e nella tutela del lavoro, ma ora, anche qui, le vediamo sacrificate sull'altare del profitto'. La Filt si dice molto preoccupata per i lavoratori che 'perderanno il posto e per le condizioni dei pochi che rimarranno, e temiamo inoltre che le peggiori condizioni di lavoro possano portare con se' un peggioramento della qualita' di un servizio che non si limita a produrre guadagno ma che e' anche socialmente utile'. Nei giorni scorsi un analogo allarme per un cambio di appalto penalizzante per i lavoratori era stato lanciato per l'attivita' di pulizia dei treni di Tper.
Immediata la replica di Coop.
Redazione Pressa
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