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'Tutti gli stranieri ai quali al termine del percorso di accoglienza, e all'esame della commissione, non viene riconosciuto il diritto alla protezione internazionale, devono essere rimpatriati. C'è un 95% dei 600 mila immigrati che il PD ha fatto arrivare in Italia negli ultimi anni che risulta irregolare dopo l'esame della commmissione territoriale. Per loro non ci può essere che il rimpatrio immediato. Purtroppo oggi i fondi per i rimpatri sono stati azzerati e c'è la possibilità di rimpatriare soltanto i cittadini extracomunitari ricollegabili al terrorismo. Ma oggi spendiamo 5 miliardi per accogliere stranieri irregolari. Meglio spendere qualche miliardo per rimpatriarli, anziché per accoglierli. E' quello che vogliamo fare ora che siamo al governo del Paese e Salvini è ministro dell'interno'
Non usa giri di parole il Segretario regionale della Lega, On.
Gianluca Vinci, interpellato sul 'fenomeno', già riportato nei giorni scorsi in un nostro articolo basato sulle dichiarazioni dell'assessore comunale al welfare di Modena Giuliana Urbelli, legato al carico, anche sugli enti locali, legato alla gestione e all'assistenza delle centinaia di stranieri che escono dai percorsi di accoglienza e vedendo la propria richiesta di asilo bocciata dalla commissione (e in quel caso con la possibilità di fare ricorso), permangono sul territorio in una sorta di limbo. Non potendoessere rimpatriati, non potendo lavorare perché irregolari e avendo allo stesso tempo bisogno di assistenza pressoché totale.
Oggi, lo ricordiamo, gli immigrati che per diversi motivi si vedono, anche dopo un anno e mezzo di accoglienza, bocciata la loro domanda di asilo, possono fare ricorso (godendo anche del gratuito patrocinio per l'assistenza legale), avendo così il diritto (che paradossalmente si trasforma in obbligo), a rimanere sul territorio.
Redazione Pressa
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