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Sarà l’associazione Modena Musica Sacra a curare la gestione, l’apertura al pubblico e la valorizzazione della chiesa del Voto, utilizzandola come sede per lo svolgimento delle proprie attività musicali.
L’affidamento all’associazione, costituita nel 2020 dai coristi che provenivano dalla Cappella musicale del Duomo di Modena, è stato approvato, infatti, nei giorni scorsi dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, attraverso la sottoscrizione di un accordo che ha l’obiettivo di favorire la fruizione, l’utilizzo e la valorizzazione della chiesa, riconosciuta come uno dei più importanti edifici religiosi del centro storico di Modena sia per la sua vicinanza al Duomo sia per il suo profilo devozionale, storico e artistico.
L’accordo disciplina la custodia e l’uso della chiesa da parte di Modena musica sacra, ferma restando la sua destinazione al culto cattolico e la possibilità per l’Arcidiocesi di Modena e Nonantola di utilizzarla per le funzioni religiose come, per esempio, quelle tradizionalmente organizzate in occasione di Sant’Omobono.
L’associazione Modena musica sacra, che ha come oggetto la diffusione della musica sacra di alto livello, attraverso l’ascolto dal vivo, lo studio e l’approfondimento, utilizzerà la chiesa per le proprie attività musicali e, allo stesso tempo, garantirà il libero accesso ai fedeli e al pubblico in orari prestabiliti. Si impegna, inoltre, a custodire la chiesa e tutto ciò che contiene e a garantire la sorveglianza durante l’apertura al pubblico. Potrà, infine, alloggiare in chiesa i propri strumenti musicali e le strumentazioni tecnologiche.
Il Comune di Modena concede gratuitamente l’immobile e si fa carico del pagamento delle utenze e della manutenzione ordinaria e straordinaria.
L’accordo ha una durata di dieci anni rinnovabili previo accordo tra le parti.
Il Requiem
Proprio sabato 1 aprile, alle 21, nella chiesa del Voto l’Associazione Modena Musica Sacra eseguirà la Messa da requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, per soli coro e orchestra, a ingresso libero.
La Messa, l’ultima composizione del compositore austriaco, un capolavoro rimasto incompiuto per la morte dell’autore avvenuta il 5 dicembre 1791, sarà eseguita dai coristi diretti dal maestro Daniele Bononcini (nella foto) accompagnati dall’orchestra I musici di Parma e dai cori Pueri e juvenes cantores e Schola polifonica. I solisti saranno il soprano Maria Francesca Rossi, il contralto Sayumi Kaneko, il tenore Gianluca Moro, il basso Andrea Pellegrini.
Una rivincita per Bononcini. Ricordiamo infatti che la Curia a ottobre 2022 aveva infatti deciso di revocare la convenzione con la Cappella Musicale del Duomo di Modena, una delle più antiche d'Europa, licenziando il Maestro di Cappella ed organista titolare, Daniele Bononcini stesso.
Venerdì 31 marzo, dalle 19, è in programma la prova generale alla quale il pubblico può assistere liberamente. Il concerto sarà replicato domenica 2 aprile, alle 16, nella chiesa di San Francesco del Prato a Parma.
Redazione Pressa
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