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'Lesi i diritti delle imprese'. La Cna di Modena ha già fatto ricorso al Tar dell'Emilia-Romagna sulle mancate nuove urbanizzazioni residenziali in città, dopo l'Avviso pubblico della giunta Muzzarelli che ha bloccato alcuni iter dando via libera a quelli considerati 'di rigenerazione', in armonia alla nuova legge regionale. Vengono presi di mira in particolare gli stop di via Fratelli Rosselli e via della Pietra, con un ricorso alla giustizia amministrativa nel primo caso.
Così il segretario Cna Alberto Papotti (nella foto): 'Ci sentiamo di rivolgere un invito ai consiglieri comunali che lunedì prossimo saranno chiamati a votare il piano urbanistico residenziale del Comune, un voto che non deve essere una scelta ideologica (alla stregua di quella sul piano aria, ad esempio) ma che tenga conto dei diritti acquisiti.
Noi riteniamo che le micro e piccole imprese, oggi come in passato, rappresentino un elemento fondamentale per il benessere diffuso e la tenuta del sistema sociale modenese, ad esempio in termini di integrazione. Metterne in discussione la loro stessa esistenza, come in questo caso, sarebbe davvero poco lungimirante'.
Il direttore del Cme Mauro Galavotti, alla guida del consorzio di imprese che avrebbe dovuto realizzare i due insediamenti e oggi in conferenza stampa con Papotti al fianco dell'imprenditore Giovanni Neri, scandisce: 'In caso di approvazione in sede di Consiglio, valuteremo successivamente come comportarci senza escludere nessuna ipotesi, compresa ovviamente quella legale'. Continua contestualizzando Galavotti: 'Nel giro di 14 anni, un lasso di tempo che dimostra quanto siano lunghe le procedure autorizzative, le nostre imprese hanno già speso qualcosa come 20 milioni di euro tra costi per terreni acquistati come edificabili e pagati come tali (non, come invece si dice, come terreni agricoli), Ici e Imu, interessi finanziari.
Ebbene, oggi queste stesse imprese, e le piccole aziende che costituiscono la filiera di queste ultime, rischiano di vedere vanificati i loro investimenti, mettendo cosi' a repentaglio la loro sopravvivenza. Un bel regalo di Natale, insomma'. Cna segnala tra l'altro che sarebbe stata disponibile a dimezzare la portata degli interventi, portando a 170 gli appartamenti di via Rosselli (rispetto ai precedenti 336, dei quali 171 in edilizia libera e 165 in edilizia convenzionata tra affitti e acquisti), e 80 in via della Pietra (220 in meno) tutti in Peep. Su via Rosselli aggiunge Galavotti: 'I terreni sono stati acquistati gia' edificabili nel 2004 sulla base di un piano regolatore ed un piano particolareggiato approvati. Ora ci viene detto che si e' trattato di uno scherzo'. A proposito di via della Pietra, 'si tratta del primo caso nella storia della nostra città in cui il Comune rinuncia un intervento di edilizia sociale, che invece rappresenta la giustificazione del comparto di via Morane. Un fatto di gravita' inaudita'.
Redazione Pressa
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