Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Tutto come previsto, anzi come non previsto, almeno sulla carta, dal Comune di Modena che in piena emergenza Covid nel pieno della fase di chiusura delle attività commerciali e del blocco degli spostamenti e quindi del traffico, varò, il 31 marzo 2020, un bilancio di previsione con valori simili se non uguali a quelli del 2019, e consapevolmente lontano anni luce dalla realtà che, causa emergenza, si sarebbe prospettata. Una realtà che avrebbe registrato il crollo nelle entrate fiscali, tributarie, ma non solo, ovvero anche in una delle voci diventata negli anni, paradossalmente, una delle più importanti del bilancio stesso. Quella derivante dalle sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Nonostante il crollo delle multe generate dalle telecamere ai varchi ZTL, così come sulla strada, data l'assenza di traffico, l'amministrazione mise infatti nero su bianco la previsione di incassare ugualmente 18 milioni di euro.
Per poi accorgersi che quella cifra non sarebbe mai stata raggiunta. Così per le multe, così per tante altre voci in entrata crollate, anche a causa delle esenzioni varate per arginare gli effetti negativi sulle attività: dall’imposto di soggiorno (- 131 mila euro) che il comune continuò a mettere a bilancio nonostante l'azzeramento del turismo, all’esenzione Tosap (- 225 mila euro), passando per l’esenzione Imu per il settore turistico (- 164 mila euro), l’imposta di pubblicità (- 635 mila euro), i diritti delle pubbliche affissioni (281 mila euro), le riduzioni Imu (un milione e 636 mila euro), la Tosap (195 mila euro) e i proventi dagli ingressi ai monumenti come la Ghirlandina (34 mila euro).
Ma la voce più imponente di quella che ha costituito la necessaria settima variazione di bilancio da 7 milioni di euro (varata per supplire al discostamento tra la realtà prospettata nel bilancio di previsione del 30 marzo che non sbagliammo definendolo 'dell'altro mondo', e la realtà emersa dagli effetti dell'emergenza Covid), è quella relativa alle sanzioni per violazioni al codice della strada. A causa del periodo del lock-down che ha drasticamente ridotto le multe, anche con sistemi automatici di rilevazione, per 4,68 milioni di euro per il Comune sarà difficile, se non impossibile, chiudere l'anno raggiungendo la cifra prevista dei 18 milioni di euro da incassare con le multe. E così è necessario compensare il bilancio dell'altro mondo, trasferendo soldi da una voce si spesa e di entrata all'altra, variandone gli importi. Per farlo il Comune utilizzerà anche un non meglio specificata quota del contributo governativo di ristoro previsto per l’emergenza Covid-19.
Il provvedimento, approvato con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi e Modena civica), l’astensione del Movimento 5 stelle, di Forza Italia e Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia; il voto contrario di Lega Modena ha portato con se anche la delibera finale del controllo sulle società partecipate per l’esercizio 2019 nel quale spicca il passivo di Cambiamo, la società di trasformazione urbana che gestisce oltre alla riqualificazione del comparto R-Nord, anche gli accordi e appalti compresi nel Piano Periferie. Nel documento sancito anche il passivo (in questo caso prevedibile anche se non inizialmente inserito a bilancio) della società Fiera di Modena determinato dagli effetti, altrettanto prevedibili, delle disposizioni anti-covid che ha bloccato tutte le manifestazioni.
Gi.Ga.
Nella foto, il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli osserva l'auto in dotazione alla Polizia Municipale di Modena sulla quale è installato il nuovo sistema per il rilevamento automatico delle violazioni al Codice della Strada