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Il Tavolo regionale convocato su Maserati, che si è riunito nei giorni scorsi e al quale hanno partecipato sia il sindaco Muzzarelli che l’assessore al Lavoro Andrea Bosi, “continuerà a chiedere al governo l’istituzione di un tavolo nazionale. Alla prima lettera inviata al ministero del Lavoro, infatti, non è stato dato alcun riscontro”. A intervenire sulla situazione dello stabilimento Maserati di Modena e sul futuro che gli si prospetta è stato lo stesso Bosi che ha risposto in Consiglio comunale, giovedì scorso all’interrogazione presentata da Marco Malferrari, Art.1-Mdp Per me Modena, e sottoscritta anche dal collega Paolo Trande.
Proseguendo nella risposta l’assessore Bosi ha precisato che “in assenza di riscontro da parte del Ministero, la Regione ha già inviato una missiva ai vertici italiani di Fca con la richiesta di organizzare un incontro.
A questa lettera è stata data una risposta positiva, differita però a dopo il 29 novembre, giorno in cui la proprietà di Maserati dovrebbe illustrare alle organizzazioni sindacali il piano industriale”. Il Tavolo, ha detto ancora Bosi, ha inoltre condiviso, anche con le organizzazioni sindacali, la necessità di mantenere “la dimensione collettiva del problema, affrontando la situazione di tutti gli stabilimenti del gruppo Fca in Emilia Romagna, che occupano complessivamente circa 8.700 persone, riguardo al piano industriale, alle prospettive occupazionali e alle scelte strategiche sui temi delle nuove tecnologie per il tema emissioni”.
Concludendo l’assessore Bosi ha ribadito alcune questioni cruciali auspicando soprattutto che il Ministro del lavoro risponda alle sollecitazioni espresse dal Tavolo regionale, ricordando il ruolo occupazionale dell’azienda in questione dal punto di vista del personale dipendente ma anche di tutto l’indotto.
Redazione Pressa
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