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'Abbiamo letto con stupore l'aut aut con cui le Associazioni dei costruttori modenesi dichiarano di volere iniziare a costruire a breve e
intimano, con toni perentori, al Comune di Modena di scansarsi, di farsi da parte mentre è in pieno corso un processo di valutazione della ipotesi di recesso per autotutela dall'accordo per la costruzione di nuovi alloggi in via Morane. I toni sono i soliti di chi, forte del suo potere economico privato, pensa di sovrastare il potere pubblico democratico a presidio dell'interesse generale'. Così in una nota il gruppo consigliare Art1 (gruppo composto da ben 7 consiglieri e vitale per la giunta Muzzarelli) critica la posizione assunta da Alleanza delle Cooperative Italiane di Modena con
Gianluca Verasani, dal presidente di Ance Modena
Sandro Grisendi, dal direttore di Aniem
Davide Torrini, dal presidente di Cna Costruzioni Modena
Paolo Vincenzi, dal presidente di Lapam Costruzioni di Modena e Reggio Emilia
Claudio Boccaletti, dal presidente dell’Associazione nazionale cooperative di produzione lavoro e servizi
Carlo Zini.
'Non ci meraviglia che si continui a lodare la pessima legge urbanistica regionale, che cancella o rende debole la pianificazione pubblica, annulla o depotenzia il ruolo dei consigli comunali e apre le porte ad un incontrollato consumo di suolo, legge 'scritta' in larga parte proprio dai costruttori o comunque non modificata, come richiesto dalla sinistra, per il loro veto, ma siamo indignati dalla arroganza con la quale pensano di potere decidere sopra la testa della Istituzione democratica cittadina su impulso di una mobilitazione democratica dei cittadini.
Martedì, anche su iniziativa del nostro gruppo, ci sarà una audizione in Comune per comprendere sino in fondo i termini giuridici ed economici di un eventuale recesso dagli accordi definiti in base alle potenzialità edificatrici vecchio PRG e alle successive decisioni assunte per l'housing sociale.
Potrebbe non essere sufficiente, potrebbero essere necessari altri passaggi di approfondimento ed è del tutto fuori luogo, e per quanto ci riguarda inefficace, brandire ipotesi di risarcimenti milionari che solo il processo di approfondimento potrà definire.
Noi ci adopereremo perché prepotenza e disprezzo delle procedure istituzionali non abbiano cittadinanza in democrazia'.