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Il 37enne Daniele Dieci, segretario uscente, è stato riconfermato alla guida della CGIL provinciale.
'Ringrazio l’Assemblea per la fiducia che mi ha rinnovato e tutti coloro che in questi due giorni al Monzani hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita del Congresso – ha detto Dieci – E’ stato un congresso molto partecipato e dibattuto – ha aggiunto il segretario – so di poter contare su tutti Voi per le importanti sfide che attendono la Cgil di Modena nei prossimi mesi e anni'.
L’Assemblea congressuale ha eletto il nuovo Comitato Direttivo che è composto di 85 membri e la nuova Assemblea Generale composta di 135 membri, di cui il 61% delegati in produzione e attivisti Spi, e 65 sono donne.
I componenti di Direttivo e Assemblea Generale rispecchiano il peso dei due documenti congressuali che si sono confrontati: il documento di maggioranza “Il lavoro crea il futuro” (primo firmatario Maurizio Landini) ha ottenuto il 91,89%, il documento di minoranza “Le radici del sindacato” (primo firmatario Eliana Como) ha ottenuto l’8,11%.
I delegati modenesi eletti al congresso della Cgil regionale (1-2-3 febbraio 2023 a Cervia) sono 45, che si aggiungeranno ai modenesi eletti nei congressi regionali di categoria.
Oltre 50 gli interventi che si sono succeduti dal palco nella tre giorni congressuale della Cgil modenese, tra i saluti dei rappresentanti istituzionali, dell’associazionismo e del volontariato modenese, delegati e funzionari delle diverse categorie e dirigenti sindacali regionali e nazionali.
Daniele Dieci ha sottolineato come “la parole d’ordine della Cgil nei prossimi giorni e settimane è solidarietà, il nostro gruppo dirigente diffuso ci consegna solidarietà interna perché tutti insieme saremmo in grado di affrontare le sfide che ci attendono e di mettere insieme intelligenze e saperi.
E poi l’azione politica sul territorio. Ripartiamo da una vertenzialità cruda, giusta, radicale sapendo che sviluppiamo una conflittualità per l’emancipazione delle classi lavoratrici e le persone che rappresentiamo. Abbiamo bisogno di aumentare salari, attaccare la precarietà, gli appalti, che i servizi pubblici siano degni di questo nome”.
L’Assemblea generale e il Direttivo hanno licenziato diversi ordini del giorno, tra cui l’appello per la vita di Alfredo Cospito al ministro della Giustizia e all’Amministrazione penitenziaria, il sostegno alla lotta del popolo iraniano contro il regime degli ayatollah, quello sul contrasto alla violenza contro le donne, sui diritti delle persone lgbt, per garantire di fatto il diritto all’aborto contro l’obiezione di coscienza dei medici del servizio pubblico, sulla parità salariale tra uomo e donna, e su una rinnovata mobilitazione per la festa dell’8 marzo.
Redazione Pressa
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