Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Le elezioni comunali sono state un momento difficile e il risultato di Negrini ha certamente messo in luce delle criticità. Anche se per ciò che mi riguarda ritengo di aver fatto il massimo per sostenere la candidatura di Luca Negrini. Il futuro ci impone di riflettere su come migliorare la strategia politica su Modena'. A un mese dalle elezioni regionali, per la prima volta in casa Fdi Modena vi è una seria analisi del pessimo risultato fatto registrare alle amministrative di giugno. L'analisi però non arriva dal responsabile di quella partita, il senatore Michele Barcaiuolo che ha imposto la candidatura di Negrini sfruttandone l'entusiasmo, ma dall'onorevole Fdi Daniela Dondi la quale dimostra che, volendo, si può comunque vivere in un partito esprimendo pubblicamente opinioni anche divergenti, senza obbedire in modo supino agli ordini di scuderia.
Una libertà che si traduce anche sul tema delle preferenze in vista delle Regionali (la Dondi non dà infatti esplicite indicazioni di voto per il tandem Arletti-Pulitanò, come chiesto dal partito).
Infine, in vista delle prossime amministrative, Daniela Dondi non esclude neppure una sua candidatura a sindaco. 'Al momento non ho intenzione di candidarmi come sindaco, ma non escludo nulla per il futuro. Cinque anni sono un arco di tempo lungo, e dipenderà molto dalle circostanze e dalle necessità del mio partito e della città'.
Onorevole, iniziamo dalla fine. Ieri l’altro il presidente uscente Bonaccini ha dato della ‘codarda’ alla candidata di centrodestra. Un segnale non positivo rispetto al livello del dibattito di questo ultimo mese di campagna elettorale.
'Certamente, quando il dibattito politico si abbassa a insulti personali, è segno di una tensione crescente che rischia di oscurare i veri temi della campagna elettorale.
Il confronto dovrebbe restare sui contenuti, anche se, purtroppo, episodi come quello di Bonaccini possono distogliere l’attenzione. Il rispetto è essenziale quando si affronta una campagna elettorale. Le offese non portano mai a nulla'.
Rischio idrogeologico e tagli alla sanità i temi principali della campagna elettorale. Come giudica questo rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione?
'Il rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione è un classico esempio di come i problemi strutturali vengano spesso gestiti con tattiche difensive piuttosto che con soluzioni concrete, ed ovviamente mi riferisco alla Regione e non al Governo guidato dal mio Presidente, Giorgia Meloni, che sta facendo il massimo offrendo soluzioni rapide ed efficienti, oltre che allo stanziamento di ingenti risorse. Il rischio idrogeologico e i tagli alla sanità sono temi troppo importanti per essere strumentalizzati; serve collaborazione istituzionale per affrontarli in modo efficace'.
Come valuta la candidatura di Elena Ugolini? Per qualcuno è eccessivamente spostata sul mondo di CL.
'La candidatura di Elena Ugolini va valutata nel merito delle sue proposte e competenze che sta dimostrando di avere quotidianamente'.
La lista di Fdi Modena è stata chiusa. Lei ha contribuito alla sua compilazione?
'È stato un lavoro di squadra e credo che abbiamo presentato una lista di candidati validi, cercando di valorizzare persone competenti e radicate nel territorio'.
A chi andrà, se si può dire, la sua preferenza rispetto agli 8 nomi in lista?
'Per rispetto del processo democratico e dei candidati, preferisco non esprimere pubblicamente la mia preferenza sugli 8 nomi in lista. Invito invece tutti a informarsi sui programmi e sulle proposte di ciascun candidato ed esprimere entrambe le prefenze'.
Oltre alla attività alla Camera continua anche il suo impegno in Consiglio comunale. Col senno di poi si è pentita di essersi candidata anche in Comune?
'Non mi sono pentita di essermi candidata anche al Consiglio comunale. Anzi, l’impegno a livello locale arricchisce la mia visione e il mio lavoro alla Camera. È fondamentale mantenere un collegamento diretto con i problemi e le esigenze dei cittadini, che spesso si manifestano prima a livello comunale'.
Che rapporti con gli alleati? Forza Italia in particolare ha spesso votato in modo dissimile in Consiglio.
'I rapporti con gli alleati sono generalmente buoni, anche se è normale che ci siano differenze di vedute, ma questo non compromette l’alleanza complessiva. Il dialogo resta aperto e costruttivo'.
Le Comunali sono andate malissimo, il candidato Negrini è stato doppiato da Mezzetti. Cosa è stato sbagliato in quella campagna elettorale? Quali insegnamenti trarre per il futuro?
'Le elezioni comunali sono state un momento difficile, e il risultato di Negrini ha certamente messo in luce delle criticità. Anche se per ciò che mi riguarda ritengo di aver fatto il massimo per sostenere la candidatura di Luca Negrini. Il futuro ci impone di riflettere su come migliorare la strategia politica su Modena'.
Alcuni pensarono a lei come candidata sindaco. E’ uno scenario che tra 5 anni potrebbe materializzarsi?
'Al momento non ho intenzione di candidarmi come sindaco, ma non escludo nulla per il futuro. Cinque anni sono un arco di tempo lungo, e dipenderà molto dalle circostanze e dalle necessità del mio partito e della città. E comunque potrei essere ancora a Roma nel futuro…'
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>