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La Pressa ha pubblicato la lista modenese in anteprima, ma questa mattina a Bologna alla presentazione della lista Cambiamo-Pdf, c'erano, oltre alla stessa Borgonzoni e a Toti, anche l'ex parlamentare Carlo Giovanardi, Mirko De Carli del Popolo della famiglia e Valentina Mazzacurati.
Proprio Mazzacurati traccia, nel suo intervento, la linea che caratterizza tutta la conferenza stampa, affermando che in Emilia-Romagna molte cose funzionano 'nonostante il Partito democratico, perchè gli emiliano-romagnoli sono come la Nazionale del Brasile: basta lasciarli fare e fanno tutto bene, nonostante la zavorra del Pd, che con i suoi carrozzoni rallenta la loro corsa. Noi - conclude - vogliamo liberare questa regione dalla burocrazia, dagli enti inutili e dalle spese inutili'.
E sull'idea di 'liberare' l'Emilia-Romagna dal centrosinistra 'che governa in modo padronale' insiste anche Borgonzoni, affermando che 'tante persone ora hanno paura di dire per chi votano, oppure quando vogliono denunciare qualcosa che non va mi lasciano i pizzini sotto la porta in Comune, perchè temono ripercussioni', e assicurando che, se sarà lei a vincere le regionali, tutto questo finirà, perchè 'noi vogliamo la meritocrazia, e se vinceremo non cancelleremo tutto quello che è stato fatto finora, ma solo quello che non va'.
Quanto al programma, la candidata di centrodestra spiega che, secondo il suo schieramento, 'le famiglie devono poter decidere come impiegare i sussidi, senza imposizioni' da parte degli amministratori, e promette di impegnarsi per 'snellire la burocrazia, come e' stato fatto in Lombardia', per garantire 'connessioni internet decenti, visto che tanti Comuni sono ancora sguarniti', e per promuovere 'il nostro grande patrimonio culturale, che la sinistra non ha mai valorizzato, con ricadute negative anche sul turismo'.
Inoltre, prosegue, 'prima del voto firmeremo accordi su tanti ambiti' con le Regioni 'amiche', accordi che ovviamente varranno in caso di vittoria del centrodestra in Emilia-Romagna. Anche De Carli pone l'accento sulla 'necessità di valorizzare quello che c'è di buono e di liberare quelle energie che ora non vengono espresse, perchè il Pd pensa solo a gestire il potere', con 'un pacchetto che preveda la liberta' di scelta in ogni campo per le famiglie'. Da parte sua, infine, Toti sottolinea che 'quella che si gioca in Emilia-Romagna è una partita nazionale, perchè questa regione ha il secondo Pil del Paese, ed e' importante per l'Italia che non declini e non si limiti a vivacchiare'. Non mancano poi i complimenti a Borgonzoni, che 'è riuscita ad allargare la coalizione', e una stoccata al Pd che, 'avendo pochi argomenti, si nasconde dietro a un gruppo di ragazzini (le 'sardine', ndr) che protestano non si sa bene contro cosa, visto che a Roma governano loro'. Infine, il governatore ligure evidenzia che 'per la prima volta l'Emilia-Romagna è davvero contendibile, e questo - conclude con una metafora calcistica - è già una grande vittoria: è come essere arrivati in finale di Champions League, e ora manca solo l'ultimo sforzo per portare a casa la coppa'.