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Inizia una nuova campagna elettorale. Piccoli e grandi partiti cominciano a tessere le nuove e vecchie alleanze che, sotto le bandiere del centro-destra e centro-sinistra, raggruppano dei soggetti ben più eterogenei e discordanti di quanto si possa immaginare. E’ una nuova corsa che vede tutti, grandi e piccoli, cercare di piazzare i propri candidati al posto di quelli degli altri per comporre delle liste che hanno come scopo principale quello di soddisfare l’ambizione di alcuni personaggi che, all’interno dei propri partiti, fanno pressione per potersi candidare. Il tentativo di creare una lista ‘votabile’, i cui integranti godano di un certo livello di competenze e credibilità resta in un secondo piano: tanto, è risaputo che la propaganda e il tifo possono surrogare le insufficienze dei candidati.
Inizia una nuova campagna elettorale e i problemi le cui soluzioni apparivano urgenti fino a qualche minuto fa passano a un secondo piano.
Disoccupazione, mezzogiorno, la lotta all’evasione fiscale, immigrazione ed emigrazione saranno strumentalizzati nei messaggi di una nuova corsa elettorale. Con la crisi di governo ormai archiviata, i partiti concentreranno tutto loro impegno nel misurare il proprio consenso attraverso degli slogan, dei comizi, dei talk show e di tutte quelle operazioni volte a delegittimare il “nemico”.
Inizia una nuova campagna elettorale e lo sa bene Zingaretti che fino a poche ore fa faceva appello all'unità dei Dem mentre Renzi telefonava Conte per informarlo sulla scissione dal PD. Lo sa bene Renzi che, con 20 deputati e 10 senatori vuole dar vita a un nuovo gruppo non in grado di offrire altro che vecchie risposte.
Inizia una nuova campagna elettorale e lo sanno bene i Cinquestelle che, in meno di un mese, sono passati dal populismo al nuovo umanesimo, da una politica estera revisionista (sostenedo Maduro, Hamas, i gilet gialli, ecc) all'atlantismo tout court e dal 'mai col PD' ad allearsi col PD per 'salvare l'Italia'.
E cercano di replicare l'alleanza nelle Regionali.
Inizia una nuova campagna elettorale e lo sanno anche a Pontida, dove si dà dell'Ebreo a un giornalista pensando che tale condizione sia un sinonimo di inferiorità, dove si strumentalizza una bambina su un palcoscenico per poi accorgersene che la stessa non ha nulla a che fare con la tragedia di Bibbiano.
Inizia una nuova campagna elettorale e lo sanno bene coloro che, pur litigando su tutto, corvergono nel rinviare le stesse promesse di elezione in elezione
Ma siamo sicuri che davvero inizi una nuova campagna elettorale? Oppure siamo in mezzo a una lunga stagione di propaganda?
Se osserviamo come i partiti e i loro leader runciano all'arte di governare per sentirsi eternamente giovani e candidati, viene da pensare che, più che di fronte a una nuova campagna elettorale siamo di fronte a un'infinita stagione di propaganda attraverso la quale i politici si danno alla pura comunicazione abbandonando sempre di più le proprie responsabilità.
Estefano Tamburrini
Nella foto il presidente e ricandidato Pd in Emilia Romagna Stefano Bonaccini