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'Gualmini lei si candida alla guida del Pd nazionale?' La domanda secca alla vicepresidente della Regione Emilia Romagna, la modenese Elisabetta Gualmini, è arrivata questa sera a Otto e mezzo da Lilli Gruber e la risposta è stata pronta. 'Lo chiedo a voi. Perché dovrei farmi indietro? Auspico certamente un segretario femminile. Ho il mio gruppo di fan parenti esclusi - ha scherzato la Gualmini - ma per l'ufficiliatà della candidatura aspettiamo la data del congresso'.
'Io aspetto una data per il congresso e finora nulla vi è all'orizzonte - ha infatti affermato polemicamente la Gualmini che a Bologna è il braccio destro di
Stefano Bonaccini -. Nel Pd vi sono due visioni precise che devono confrontarsi: quella di Calenda che auspica un fronte repubblicano che vuol dire di fatto il Pd con Berlusconi e un'altra che lavora per creare una alternativa alla destra guidata da Salvini e che guarda ai 5 stelle'.
Evidente come la vice di Bonaccini preferisca la seconda visione.
E mentre la Gruber dava sondaggi infausti per il Pd, la Gualmini ha continuato la sua critica alla classe dirigente Dem.
'E' certamente difficile oggi per i parlamentari che fecero il tifo per saldare l'accordo M5S-Lega fare opposizione - ha detto la politologa modenese -. Quello che è certo è che nessun partito si rigenera se aspetta il cadavere di altri'.
Infine il giudizio su Matteo Renzi. 'Renzi è una persona di grande intellligenza e non penso che si candiderà al Congresso. Questo non significa che deve rinchiudersi in casa, però gli do un consiglio non richiesto: non si riduca a fare il capobastone perchè il Pd è morto sulle correnti. Oggi nel Pd se uno dice A gli altri dicono A,B,C, nella Lega invece se Salvini dice A tutti dicono A'.
Leo
Redazione Pressa
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