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Il Ministero dell’Interno ha deciso la lista delle strutture individuate per i CPR (centri permanenti per i rimpatri), individuando a Modena l’unica struttura per l’Emilia Romagna, visto che Bologna è già impegnata con l’Hub di smistamento regionale. In Italia sono in tutto undici, con una capienza complessiva di 1.100 posti totali.
'La notizia - commenta Enrico Aimi dai banchi di Forza Italia dell'assemblea legislativa regionale - potrebbe apparire positiva, se non fosse che il peso di tutti i rimpatri della Regione gravera' esclusivamente sulla nostra città. In buona sostanza - afferma il Consigliere - Modena fungerebbe da unico punto di raccordo, con una struttura comunque limitata come numero di posti per tutti i rimpatri da Piacenza a Rimini, ciò con le difficoltà facilmente ipotizzabili.
Meglio sarebbe stato prevedere più Cpr, almeno uno per provincia, in modo da alleggerire il gravoso compito delle forze dell’ordine per i trasferimenti, e consentire un maggior numero di rimpatri anche alla luce dei record di arrivi. Ad ogni modo appare ridicolo perseverare tutti i giorni nell’operazione di traghettamento di migliaia di disperati, dei quali circa il 95% non proviene da zone di guerra o di persecuzioni. Questo Governo ci sta abituando ad una politica ipocrita e cerchiobottista: con una mano accoglie e con l’atra allontana - prosegue il consigliere – “ Così facendo si alimenta la speranza, si provocano migliaia di morti e vengono spesi in maniera assurda e incomprensibile denari per farli arrivare, e ancora di più per farli legittimamente rimpatriare .'
Modena ora è al centro di questo cortocircuito.
Ma a rimanere con il cerino in mano è il buon Giancarlo Muzzarelli, Sindaco della città, che nonostante i rimbrotti lanciati verso Roma, si è dovuto piegare al diktat del suo compagno di partito, il ministro degli Interni Marco Minniti. Ubi maior minor cessat.
Nel DEF Nazionale sono previsti per il 2017, 4,6 miliardi di euro per l’accoglienza, la domanda sorge dunque legittima: quanti ne occorrono ancora per i rimpatri? Una cosa è certa, di questo passo Modena è destinata ad affrontare momenti caldi e difficili. Nulla però in confronto al fiammiffero che si è spento tra le dita del Sindaco e - conclude AIMI - alle temperature elevatissime che nelle prossime ore segnerà il termometro politico delle sinistre.”
Redazione Pressa
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