La firma è la A degli anarchici, disegnata all’interno della corona dall’oro che decora il monumento ai caduti. A mettere il sigillo alle scritte rosso sangue che hanno imbrattato i quattro lati del monumento, poche ore prima dell’arrivo delle massime autorità civili e militari per la cerimonia prevista in occasione del 4 novembre festa dell’Unità nazionale e delle forze armate. Un gesto condannato subito dal Comandante dell'Accademia militare di Modena Stefano Mannino. 'Si tratta di un gesto che offende i valori di libertà e democrazia che si riflettono nell'ideale di patria e che ha animato l'azione dei caduti che si sono sacrificati per garantire la libertà e la democrazia di cui oggi godiamo. Gli autori di questo vile gesto - ha affermato il Comandante - rappresentano la parte peggiore della società, una parte assolutamente minimale. Noi oggi vogliamo onorare la memoria dei caduti ed i valori che oggi vogliamo ricordare alle nuove generazioni'
I tecnici del Comune sono stati avvertiti poco prima dell’inizio della cerimonia. Giunti sul posto, alle 8, non c’era tempo di cancellare le scritte offensive scritte (la Festa degli assassini e No Stato e No Nato quelle che sono in parte leggibili e che alcuni degli intervenuti hanno confermato), e si è allora deciso di renderle illeggibili con del diluente per poi coprirle con bandiere Italiane. Alle 9 la cerimonia ha avuto inizio con l’alzabandiera sulle note dell’inno nazionale
L’omaggio ai caduti è proseguito con la deposizione della corona dall’oro, da parte del Sindaco, del Prefetto e del Comandante generale dell’accademia e dalla cerimonia presso la casa del mutilato.



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