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Nei comuni al voto la prossima primavera-estate i partiti hanno già iniziato le manovre per l'individuazione dei loro candidati. A Finale Emilia, dove nel 2016, dopo anni di inchieste e bufere politiche e giudiziarie (generate sul grande tema, ancora attuale, della ricostruzione post sisma), la guida passò dal centro-sinistra al centro destra, con la vittoria di Sandro Palazzi, la sfida, per il PD, è ancora più importante. Anche in una logica d'area, di Area Nord in particolare. Dove le ultime elezioni hanno portato ad uno stravolgimento degli equilibri politici, con il centro-destra passato alla guida anche del comune capofila Mirandola. Ed è proprio nella sua visione di area nord maturata sul fronte sindacale come responsabile CGIL d'area nord, e per il suo essere finalese d'origine, che il PD avrebbe individuato in Massimo Tassinari, 60 anni, coordinatore CGIL Area Nord, la figura del possibile candidato alla guida del comune.
Nessuna conferma e voce ufficiale, solo indiscrezioni, ma sarebbero in molti, anche tra i big locali nel corso di riunioni ufficiali del partito a vedere in lui la figura giusta. Per provare a riconquistare il Municipio
Anche per unire una sinistra che nella parte più dichiaratamente staccata dal PD (da Art. 1 ai movimenti politici fino alle sardine), starebbe già pensando ad un proprio candidato. Magari da ritirare all'ultimo, in funzione dell'appoggio al candidato scelto dal PD ma comunque in grado di accontentare e rappresentare buona parte della sinistra. Come di fatto successe anche nel 2019 a Modena dove l'ala a sinistra del PD finì per appoggiare nuovamente il candidato voluto dal Partito Democratico, inserendo un proprio assessore in giunta, e garantendo il governo della città a trazione PD. Anche perché è chiaro, sia nel centro destra che nel centro sinistra che i partiti, nelle due grandi coalizioni, per vincere, dovranno correre uniti. Anche se solo nella forma.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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