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Il finanziamento da parte del governo alla Regione Emilia Romagna segna, nel 2024, un incremento del 3,9% rispetto al 2023. Un incremento per buona parte assorbito dai maggiori costi della sanità pubblica regionale, legati principalmente al rinnovo dei contratti di lavoro e alla spesa farmaceutica e per la diagnostica, ma che comunque incremento è. Anche, appunto, al netto dei costi che si 'mangiano' buona parte dell'incremento, il saldo positivo dell'1,5%.
E' quanto è emerso in maniera chiara, con tanto di slide, dalla relazione, all'ultima riunione della CTSS, del Direttore Amministrativo dell'Ausl di Modena Stefano Carlini. Nessun riferimento al rapporto tra spesa destinata alla sanità e PIL (argomento di discussione politica) che per l'Italia sarebbe inferiore a quello degli stati europei, ma numeri assoluti secchi. Che dicono che la sanità emiliano-romagnola non è sotto finanziata ma il contrario.
Resta il fatto che tardano ancora i riparti ufficiali per le regioni, ma le stime basate sulle cifre della manovra di bilancio 2024 non lasciano spazio a grandi scostamenti. Il finanziamento del fondo sanitario regionale passa dai 9,23 miliardi di euro 9,66 con una differenza positiva di 440 milioni di euro, ovvero un 5% in più. Bisogna dare atto al Presidente della Regione Stefano Bonaccini di avere evidenziato questo aspetto, ovvero che il finanziamento del governo era aumentato, anche quando era in premessa agli attacchi al governo Meloni. Ovvero che i soldi stanziati dal governo centrale alla sanità emiliano romagnola erano in aumento, anche all'interno di un contesto di riduzione, a livello nazionale, del rapporto spesa sanitaria e PIL. Infatti se il PIL cresce, anche con rapporto più basso, la cifra assoluta può aumentare. Come in effetti è avvenuto Fatto sta che i dati assoluti forniscono un quadro che non è quello di una sanità emiliano-romagnola, e in cascata modenese, sotto finanziata.
Senza considerare che le risorse destinate alla sanità emiliano romagnola potrebbero ulteriormente aumentare nel momento in cui si sbloccassero quelle legate al payback sui dispositivi biomedicali che a seconda della sentenza della Consulta potrebbero portare o meno nelle casse e nelle aziende sanitarie pubbliche milioni di euro, così come mancano ancora all'appello ii risarcimenti per l'emergenza alluvione.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>