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Il silenzio nei confronti degli alluvionati di Nonantola continua. Dopo essere stati invasi dall'acqua della rotta del Panaro del 6 dicembre, migliaia di cittadini sono rimasti a bocca asciutta. Non solo senza risposta su se come e quando riceveranno i risarcimenti calcolati sulla base dei danni (che ammonterebbero ad 80 milioni di euro), dichiarati nelle schede compilate ed inviate in Regione e a Roma, ma anche di quei contributi immediati che dovevano servire alla copertura delle spese urgenti sostenute da migliaia di famiglie e centinaia di imprese per ripristinare le condizioni di abitabilità delle case invase dall'acqua.
Le risposte arrivate dal sindaco Federica Nannetti, nell'ultima seduta del Consiglio Comunale, dove l'assessore regionale alla Protezione Civile nonché presidente di Aipo Irene Priolo ha rimandato la presenza per la propria informativa sull'alluvione alla prima seduta del mese di marzo, non hanno soddisfatto.
Soprattutto quando il primo cittadino ha riferito del blocco a Roma delle procedure per i risarcimenti a causa della crisi di governo. Un punto sul quale nei giorni scorsi il Deputato PD Piero Fassino, ha provato a dare rassicurazioni, informando di un suo contatto con il Ministro Boccia (che il 30 dicembre scorso aveva a sua volta rassicurato sul massimo impegno suo e del governo nell'incontro ristretto a Nonantola, con il Presidente della Regione Bonaccini ed il Capo della Protezione Civile), e annunciando che gli alluvionati di Nonantola sarebbero stati risarciti con il prossimo Decreto Ristori.
'Una follia' - tuona il Consigliere comunale di Nonantola, nonché Consigliere provinciale Antonio Platis.
'Inserire gli alluvionati di Nonantola nel Decreto Ristori del Coronavirus è una autentica follia.
Non è possibile che il governo del Partito Democratico, prima della sua caduta, abbia pensato ad una soluzione di questo tipo che, abbiamo già visto in occasione del sisma, non funziona. E' l'ennesima presa in giro per i cittadini e le imprese danneggiate. Serve un provvedimento ad hoc per l'emergenza alluvione di Nonantola, quello che doveva essere predisposto per garantire ai cittadini ciò che spetta loro di diritto. Famiglie ed imprese di Nonantola hanno il diritto di avere una normativa chiara e uniforme. Queste sono scelte raffazzonate del PD la dicono lunga sulla reale attenzione del Partito Democratico per il territorio. Sentire poi raccontare dal sindaco, in Consiglio Comunale, che la crisi di governo ha bloccato le procedure per i risarcimenti e non si sa quando si potranno ottenere i fondi stanziati, ha davvero del ridicolo'.
L'Assessore Priolo ha garantito la sua presenza nella prima seduta di marzo del consiglio comunale. 'La attendiamo, sperando che questa volta, a quel punto a tre mesi dall'alluvione, ci sia. Fino ad ora Regione ed Aipo, nonostante la nostra richiesta formale, hanno evitato il confronto in Consiglio Comunale ed in ogni sede. Questo non è ammissibile. Sono ancora senza risposta tutti gli interrogativi posti. Sulla gestione dell'emergenza che ha visto l'avvio dei lavori di riparazione dell'argine iniziare dopo 8 ore dalla rottura, sulla manutenzione degli argini, sulle strutture a disposizione nei casi di emergenza idrogeologica e, ancora oggi, sui tempi e la disponibilità anche dei contributi una tantum per le spese in emergenza, ovvero 5.000 euro per le famiglie e 20.000 euro per le aziende. Anche di questi fondi, che dovevano servire anche solo alle spese per l'acquisto per esempio, di elettrodomestici essenziali andati distrutti, non c'è traccia, almeno nelle tasche dei cittadini che oggi si trovano a dovere fare prestiti anche per pagare le bollette stratosferiche dovute ai consumi del post alluvione'
Crede che i contributi arriveranno? 'Ad oggi, a due mesi e mezzo dall'alluvione è tutto fermo e le uniche cose ricevute sono spiegazioni raffazzonate, poco chiare e senza sostanza. E' bene ricordare che a fine dicembre in una bella ed esclusiva passerella politica a Nonantola, l'assessore Priolo, il ministro Boccia ed il Presidente della Regione Bonacini avevano annunciato l'arrivo dei contributi una tantum. Non si è visto un euro. In Consiglio regionale, su proposta del gruppo Forza Italia, è stato votato all'unanimità l'impegno della Regione ad anticipare le somme. Nulla anche su questo fronte, nonostante l'impegno assunto. Alla prova dei fatti, questa è l'attenzione e l'interesse del PD per il territorio e per la comunità colpita dall'alluvione'
Redazione Pressa
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