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'Alluvione Nonantola, risarcimenti bloccati a Roma da crisi di governo'

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Il sindaco Nannetti relaziona in Consiglio Comunale e spiega perché non sono stati erogati nemmeno i contributi emergenziali: 'Abbiamo perso gli interlocutori'


'Alluvione Nonantola, risarcimenti bloccati a Roma da crisi di governo'
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'Per il riconoscimento dei danni, a partire dai primi contributi parziali di 5mila euro per i privati e 20mila per le aziende, quanto per l’erogazione del CAS (Contributi di autonoma sistemazione), servono atti normativi del Governo. Il 30 dicembre, con la visita del Capo Dipartimento di Protezione Civile Borrelli e del Ministro Boccia era stata convenuta la dichiarazione dello stato di emergenza e deciso un iter per i rimborsi simile a quello applicato a Bastiglia nel 2014. La crisi di governo ha bloccato tutto: siamo molto preoccupati per aver perso gli interlocutori con cui si era trovato l’accordo sul percorso legislativo e perché è da Roma che attendiamo le risorse per la ripartenza, come sempre avviene di fronte a simili calamità naturali'

Equivale ad una doccia fredda per cittadini, imprese e tutti coloro che colpiti dall'alluvione del 6 dicembre attendono sia i risarcimenti promessi per gli interventi attuati in urgenza sia di conoscere i tempi per quelli derivanti dalle richieste già inoltrate, quella arrivata dalle parole del sindaco di Nonantola Federica Nannetti nel corso dell'informativa sull'alluvione nella seduta del Consiglio comunale di questa sera. Perché da quelle parole non arriva nessuna delle risposte attese, ma solo preoccupazione ed incertezza. Su tutti i fronti. Nessuna garanzia su se, come e quando potranno arrivare e soprattutto la consapevolezza di essere legati ad una interlocuzione con un ministro che non è più ministro. Come se in mezzo non ci fossero gli impegni e le competenze della regione, della provincia, dei corpi intermedi del governo del territorio che insieme a quel ministro hanno sfilato, in quel 30 dicembre che già sembra lontano anni luce.

Insieme all'Assessore Priolo che solo oggi, a quasi due mesi dall'invito a relazionare in Consiglio comunale, ha comunicato che sarà presente alla seduta del 2 marzo. 'A quella data auspichiamo di avere risposta anche rispetto alle cause della rottura dell'argine del Panaro a cui tutti siamo interessati'. E sulle quali sta lavorando la commissione speciale regionale. 'Tutti abbiamo interesse a conoscere cause e responsabilità del cedimento dell’argine e ad ottenere il massimo risarcimento possibile. Continueremo a lavorare per assolvere al meglio alle nostre responsabilità, continueremo a premere perché gli altri soggetti, a partire da Roma, facciano altrettanto. Non possiamo accettare invece lo stillicidio di polemiche interessate che qualcuno diffonde, non certo a giovamento della comunità. Siamo un’istituzione e come tale ci rapportiamo nei modi dovuti perché crediamo che i comportamenti corretti paghino più delle azioni eclatanti fini a se stesse, senza strillare ed accusare prima di avere certezze, ma lavorando ogni giorno a testa bassa per portare a casa fatti e rimborsi non titoli sui giornali'

 
'Ma da settimane - ammette il sindaco - il meccanismo da cui dipendono norme e risorse, è fermo. Ci aspettiamo di avere al più presto un nuovo Governo funzionante, in modo da riprendere, con il fondamentale aiuto della Regione, un percorso interrotto dalla crisi'

I danni ammontano a 80 milioni

Complessivamente i danni sono stimati oltre gli 80 milioni di euro, che dovranno essere confermati in una seconda fase con l’attestazione delle spese effettivamente sostenute. A questi si aggiungono 2 milioni già stimati necessari al ripristino dei principali edifici pubblici colpiti, cui andranno sommati gli interventi su strade ed arredo urbano.

Il 22 di gennaio si è conclusa la fase di ricognizione dei danni: presso i tre sportelli attivati dal Comune sono state raccolte 2584 moduli relativi alle abitazioni, 226 relativi alle imprese, oltre a 834 schede di danno ai veicoli, approntati autonomamente dall’Amministrazione per portare alla luce l’impatto dell’alluvione sul parco veicoli e fare pressione affinché questo genere di danni, solitamente non considerato, sia incluso nei rimborsi. L’accesso agli sportelli è stato regolare, al punto che negli ultimi giorni vi erano appuntamenti disponibili.



La Nonantola ha reagito, senza il governo

A questo proposito, nella sua relazione il Sindaco 'ha ricordato la regolare ripresa dell’anno scolastico di tutte le classi le cui scuole sono state colpite dall’alluvione, il 7 gennaio, grazie al lavoro di tecnici comunali, operai ed anche genitori, che nel corso della pausa natalizia hanno reso agibili edifici dove si registravano centinaia di migliaia di euro di danni. Riprese regolarmente anche le attività presso gli altri servizi pubblici interessati (Scuola di Musica, Biblioteca, Anagrafe).

 

Parallelamente, sono stati effettuati i sopralluoghi congiunti con AUSL per fare sì che le famiglie la cui casa è attualmente inagibile potessero ricevere il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS): sono 53 i nuclei che ne hanno maturato diritto e non ci risultano richieste inevase. Per le famiglie non in grado di provvedere autonomamente, tutte incontrate personalmente dal Sindaco, sono stati trovati alloggi tra Nonantola e Modena, arredati con il contributo di alcune associazioni.

Bollette alle stelle nel post alluvione: situazione complicata

Venendo alle utenze, utilizzate in maniera eccezionale dopo l’alluvione (famiglie che hanno usato asciugatori o pultrici, pompe idrauliche, per liberarsi dall'acqua e dai suoi effetti hanno ricevuto bollette anche 5 volte superiori all'ordinario la situazione è complessa. Rispetto alle forniture idriche, essendo socia del gestore, Sorgeacqua, l’Amministrazione ha potuto incidere. Gas e luce, invece, sono soggetti al mercato libero, ed ogni cittadino ha il proprio contratto ed il proprio piano tariffario. Siamo in attesa di una risposta dal CDA di Sinergas per agevolazioni o almeno congelamenti e dilazioni dei pagamenti, ma in generale, proprio per la molteplicità di gestori nel mercato libero, servirebbe l’intervento di un’autorità nazionale.

La prevenzione: il piano comunale di Protezione Civile esiste ed ha funzionato

 

Nella sua relazione il sindaco ha concluso con una precisazione rispetto alla polemica 'sulla presunta inesistenza del piano di Protezione Civile del Comune di Nonantola'.
'Il piano esiste - ha ribadito il sindaco - è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale del 31 gennaio 2013, ed è attuato in ognuno dei tanti interventi di emergenza degli ultimi anni e nei controlli degli argini. Con la variazione di bilancio di novembre 2020, inoltre, è stato finanziato il suo aggiornamento. Abbiamo lodato tutti, cittadini e forze politiche, l’intervento immediato e massiccio della Protezione Civile, con centinaia di uomini presenti a Nonantola per una settimana: crediamo forse che ciò sarebbe potuto succedere in assenza di un piano? Senza la conoscenza e la consapevolezza delle azioni da mettere in campo? E nonostante la rottura sia avvenuta in territorio di Castelfranco Emilia, ribadiamo che gli argini di Nonantola sono e saranno sempre soggetti ai controlli periodici, segnalando tutte le eventuali criticità alle autorità competenti, come le associazioni locali di Protezione Civile, che ringraziamo per la presenza competente e costante, da sempre impegnate possono confermare.

Gi.Ga.

Nella foto, il sindaco di Nonantola tra il Presidente della Regione ed il Ministro Boccia, nell'incontro avvenuto a Nonantola il 30 dicembre 


 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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