Articoli Politica

'Gli orrori commessi dai partigiani sono storia: l’Anpi si vergogni’

'Gli orrori commessi dai partigiani sono storia: l’Anpi si vergogni’

Stefano Corti (Lega): 'Che oggi il presidente provinciale ANPI Bulgarelli si permetta di negare tutto questo è una offesa per tutti'


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a Estate Modenese 2025
Spazio ADV dedicata a Mivebo

'Dall’omicidio del seminarista Rolando Rivi alla Corriera Fantasma di Concordia, passando per i tanti sacerdoti uccisi agli scempi commessi negli anni 40 nel triangolo della morte emiliana. Gli orrori commessi dai partigiani comunisti sono storia come è storia l’assassinio e lo torture subite dal Beato Don Lenzini dai partigiani in odio alla fede. Che oggi il presidente provinciale ANPI Bulgarelli si permetta di negare tutto questo e addirittura di scrivere al vescovo per riscrivere la storia con gli occhi della ideologia è una offesa per tutti. Per i famigliari delle vittime in primis. Una vergogna proprio nel giorno della beatificazione del sacerdote pavullese'. A parlare a commento delle parole di ieri del presidente Anpi è il senatore Lega Stefano Corti.

'Ricordiamo a Bulgarelli che don Lenzini venne ucciso in modo premeditato da partigiani criminali che lo torturarono in modo orrendo e che solo la paura instillata nei testimoni non permise di arrivare a una verità giudiziaria. Quando l'ANPI deciderà di smettere di fare politica attiva, ammetterà i crimini perpetrati durante la guerra civile e chiederà scusa allora inizierà quella riconciliazione nazionale che tanto serve al paese' - chiude Stefano Corti.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati