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'Gls, cambiare politiche urbanistiche per proteggere il nostro futuro'

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Il M5s Modena ammette: 'E' vero, anche noi abbiamo votato a favore, ma spronati dal comitato ci siamo messi in discussione'


'Gls, cambiare politiche urbanistiche per proteggere il nostro futuro'
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'Negli ultimi giorni è alla ribalta sui giornali la questione GLS, per cui il mese scorso si è votata in Consiglio Comunale la convenzione urbanistica, legata alle opere di urbanizzazione che verranno implementate nell’ambito dell’intervento, tra cui la forestazione urbana e la pista ciclabile. La convenzione ha permesso di velocizzare i tempi dell’iter complessivo. Anche noi abbiamo votato a favore in quanto, caso diverso dalle Morane, non vi sono state deroghe al vecchio Piano Regolatore, in cui tale zona era classificata come area per attività produttiva, consegnando alla cooperativa di costruzione CCFS, che costruirebbe per conto di GLS, un ventennale diritto di costruire'. Così in una nota il M5S Modena.
 
'Nelle ultime settimane poi ci siamo confrontati ripetutamente su questo tema con alcuni comitati di cittadini, in particolar modo quello  di viale Gramsci, il più direttamente interessato dall’opera, comitato nato per combattere sul fronte della sicurezza e del degrado della zona.

Spronati dal comitato abbiamo provato a capire, mettendo anche in discussione il nostro voto, quali strumenti avrebbe potuto avere l’amministrazione per agire in un contesto di questo tipo, anche per poterne usufruire i casi simili in futuro. Ben pochi. Non esistono strumenti per agire in contesti di questo tipo. Tutto perfetto allora? Per niente. A partire da noi, che abbiamo mancato nei 3 anni passati  di provare ad intervenire da subito sulle modalità con cui l’amministrazione può interagire con i privati su casi di questo tipo, a spingere su una nuova linea di comportamento che fosse orientato alla salvaguardia del territorio iniziando a gestire nuovi strumenti urbanistici per poter prima riqualificare e rigenerare le zone di Modena che lo richiedono e solo alla fine di questo percorso porsi di nuovo l’interrogativo di come far evolvere la città - continuano i 5 Stelle -.

 Un primo intervento potrebbe essere sul Consorzio Attività Produttive, in cui il comune di Modena è socio insieme ad altri 12 comuni della provincia, per riadattarlo alle esigenze di oggi e quindi far in modo che non sia più solo orientato ad acquistare aree vergini per la diffusione delle imprese nel territorio, ma bensì orientato al riacquisto di aree dismesse da riattribuire e da utilizzare per poter rigenerare la città. Una delle azioni da compiere subito è quella di riprendere i progetti proposti per la riqualificazione delle aree come le zone artigianali sia di Modena est, sia del villaggio artigiano. In entrambe le situazioni sono state fatte proposte che dovrebbero trovare appoggio da un’amministrazione che da sempre dovrebbe attivarsi per fornire gli strumenti per dare gambe alle idee intelligenti che forniscono una evoluzione. Questi sono i primi punti concreti che il nostro comune conosce ma che non ha mai affrontato seriamente per poter dare vita ad un nuovo progetto. La nostra amministrazione sta solamente portando avanti quello che era il vecchio progetto di Sitta e delle amministrazioni Pighi che, come già detto, riguarda il passato e che ad oggi non deve più essere considerato valido'.

'Dobbiamo iniziare una nuova azione che si basa sulla contrattazione con gli attuali proprietari di terreni vergini nell’ottica di fornire alternative, sgravi e collaborazioni che ci permetteranno di ottenere un nuovo futuro per la nostra città dove si cura prima l’esistente e si riqualifica, prima di rubare un metro quadro di verde. Tornando al tema di viale Gramsci, come detto alle persone del comitato, secondo noi si poteva fare di più a partire da quanto fatto con il Bando Periferie, ai cui contenuti noi ci siamo opposti  in aula, troppo blandi e privi di coraggio. Nel progetto presentato nell’ambito di tale bando infatti mancano tutti quegli aspetti legati al verde e alla mobilità che l’amministrazione ha promesso di inserire nel comparto Morane solo dopo la mobilitazione dei cittadini. Manca inoltre qualsiasi riferimento ad una riqualificazione della vicina viale Gramsci, che così rischia di trasformarsi in un vero ghetto. Tutti elementi da noi riproposti nell’ambito della discussione in aula ma non considerati dalla maggioranza del Consiglio. Su questo c’è ancora da lottare e da far sentire la propria voce' - chiudono i 5 Stelle. 
 
'Concludiamo con una nota sulla qestione della mobilità, e della consegna delle merci, in quanto vediamo che molti stanno legando questa tematica al caso della GLS. Secondo noi si poteva fare ancora di più anche su questo tema pressante,  su cui l’amministrazione non si sta assolutamente muovendo per tempo. Come vediamo da altri paesi l'e-commerce comporterà sempre più l'apertura di aziende logistiche sul nostro territorio e per prevenire l'impatto ambientale e una mobilità sostenibile si sarebbe dovuto coinvolgere tutti gli attori del settore ed adottare provvedimenti  atti a tutelare la vivibilità della città e la salute dei suoi cittadini, quali l’adozione di veicoli elettrici per la consegna e la sinergia tra le varie realtà  coinvolte. Senza questa visione assisteremo ad uno sviluppo selvaggio del settore che comprometterà l’assetto della città, con utilizzo di mezzi inquinanti, sovrapposizione di strutture e attività. Ancora incomprensibile il fallimento di Cityporto (hub per la consegna di merci in città con mezzi elettrici) che doveva essere un progetto all’avanguardia ma che alla fine anch’esso  è servito solo da facciata, sperperando i finanziamenti concessi.  Noi abbiamo fatto due interrogazioni in merito, già a partire da fine 2015,  sollecitandone il ripristino, coinvolgendo anche le associazioni di categoria. Tranne un paio di riunioni conoscitive, purtroppo poco altro è stato fatto, dimostrando la scarsa attenzione che l’amministrazione rivolge a queste tematiche. Speriamo almeno che da questo punto di vista, vista anche la nuova sensibilità espressa dai comitati cittadini, ci possa essere un moto d’orgoglio da parte dell’amministrazione, che porti ad un minimo di risultato da qui a fine legislatura, su un tema ormai diventato centrale per lo sviluppo cittadino del prossimo (e attuale) futuro'.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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