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In linea con quanto espresso due giorni fa dall'Assessore Guerzoni e di fatto in coerenza con il primo incontro dell'amministrazione avuto col Guernica in Municipio, ma solo ad occupazione cessata.
Ormai ad una settimana dall'irruzione nello stabile privato abbandonato e chiuso dal 2000 del cinemaa Cavour, il Sindaco di Modena interviene sul caso ribadendo che ogni dialogo ed ogni tavolo può avvenire soltanto se c'è il presupposto di una condizione di legalità, che non è certo quella di una occupazione illegale in corso. Ed è così che l'invito al Sindaco di aprire un tavolo per discutere degli spazi inutilizzati ritorna al mittente. Così come il tentativo di 'barattare' con la scelta di riconsegnare il locale occupato nella disponibilità del legittimo proprietario (in questo caso la Curia), con
'La democrazia è relazione, non condizione.
Si discute col tavolo libero: non sono loro che devono decidere quando una proprietà della Curia deve essere riconsegnata alla Curia. Va riconsegnata perchè è della Curia, punto. Solo se tutto si ripristina si discute'.
La giunta comunale di Modena e in primis il suo sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, non arretra di un centimetro nella partita col collettivo Guernica sulle occupazioni abusive, anche se in spazi abbandonati della città. Dopo che gli antagonisti, di fatto, hanno condizionato la riconsegna dell'ex cinema Cavour occupato alla Diocesi, che intende realizzarvi una mensa sociale, al rilancio di un tavolo col Comune per ottenere altri spazi, la distanza tra le parti cresce. Dopo la prima occupazione recente, quella dell'ex cinema Olympia, la giunta si era detta disponibile anche a un altro incontro col collettivo, ma intanto la situazione è degenerata e nel caso bisognerà ricucire.
Intanto, il sindaco condivide oggi a palazzo con la sua giunta una replica decisa: 'I liberi pensatori del Guernica- attacca Muzzarelli- confermano di avere purtroppo una concezione distorta e astorica della democrazia e della legalità. Noi li abbiamo già incontrati e siamo ovviamente disposti a incontrarli ancora- concede il primo cittadino- ma non siamo certo disposti a farci dettare le condizioni. Per noi l'unica condizione accettabile e' il rispetto delle regole, fra le quali l'elementare regola che non sta a loro decidere, per esempio, quando e se la Curia possa o meno rientrare nella sua legittima proprietà'.
Redazione Pressa
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