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'Cosa pensa l’amministrazione comunale delle parole dette da Gianluca Verasani, direttore di Legacoop Modena e Ferrara, che possono parere minacce a chi non la pensa come il 'Quieto Vivere Modenese' consiglia?'. Così in una interrogazione appena depositata il capogruppo di Forza Italia Andrea Galli interviene sul commento di Verasani sul caso-Poletti.
'Il direttore di Legacoop Modena in riferimento ai commenti negativi portati a casa dal ministro Poletti, già presidente di Legacoop, nel corso della sua desolata visita modenese presso la Festa dell’Unità, ha affermato: 'spero che chi insulta (il ministro Poletti ndr) abbia già un buon lavoro perchè io non assumerei mai uno che insulta” - ricorda Galli -. Evidentemente confondendo la Libertà d’Espressione tutelata dall’art. 19 della Costituzione con gli insulti veri e propri.
Ricordo che pochi mesi fa lo stesso ministro Poletti disse:“Conosco gente che è andata all’Estero ed è un bene non averli più tra i piedi riferendosi ai 100.000 “cervelli” che vanno a lavorare all’Estero” (cfr. 19 dicembre 2016 ). E ancora:“E’ meglio se i giovani sviluppano relazioni giocando a calcetto piuttosto che spedire centinaia di Curriculum in giro (cfr. 29 marzo 2017 )'.
'Queste affermazioni vanno inserite in un Paese con la disoccupazione giovanile al 37,9% in aumento esponenziale visto che in Europa è al 22% e con intere regioni, soprattutto al Sud, dove la percentuale sfiora il 60% e l’alternativa è tra emigrare, fare la fame o ingrossare le fila della malavita. Tutti problemi che evidentemente non riguardano la famiglia del ministro Poletti viste le notizie apparse riguardanti il figlio che ha evidentemente e saggiamente seguito i consigli del padre - continua Galli -.
Poletti ha forse come esempio il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che , dall’alto del suo diploma di assistente sociale, riveste il ruolo che fu in passato appannaggio di personaggi come il filosofo Giovanni Gentile, ruolo ottenuto dalla Fedeli se non per meriti scolastici probabilmente per meriti politici e di relazioni, come saggiamente consigliato dal ministro Poletti. Poletti che trascura le migliaia di ricercatori, studiosi, eccellenze italiane costrette ad emigrare, impoverendo l’Italia, perchè il “Sistema delle Relazioni da calcetto” chiude tutti gli spazi permettendo ai “figli di” diventare professore universitario e alle “fidanzate di”, di divenire prima deputato poi ministro'.
Alla luce di tutto questo Galli 'interroga l'amministrazione per sapere se ritiene le parole di Gianluca Versani come semplici parole in libertà o intimidatorie, come ritenuto da molti, o semplice, squallido, spaccato di un Sistema politico che premia gli amici e gli acquiescenti e punisce chi è fuori dal coro. E se ritiene ancora valido il concetto espresso dal succitato art.19 della Costituzione dove si afferma che “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione ( comprendente probabilmente anche il diritto a non essere discriminato sul proprio Diritto al Lavoro, art. 4 della Costituzione, da parte di chi, di questo diritto, si riempie la bocca)'.