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Non solo la concessione Autobrennero. Il ministro alle infrastrutture Danilo Toninelli ha infatti deciso di stoppare, per sottoporla all'analisi costi-benefici, la realizzazione della Campogalliano-Sassuolo, attesa e promessa da anni alle aziende del Distretto ceramico, promessa confermata a più riprese anche dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. La comunicazione è stata consegnata in questi giorni all'autostrada Campogalliano-sassuolo che è partecipata al 51% dell'A22 e la cui società di scopo per la realizzazione presieduta dal modenese Emilio Sabattini. Il ministro Toninelli ha deciso di sottoporre l'opera al vaglio dell'indagine costi-benefici, accogliendo le perplessità più volte espresse dai 5 Stelle a Modena e in particolare dal sottsegretario ai trasporti Michele Dell'Orco. Per Autobrennero si tratta, dunque, di un nuovo stop considerando che sul rinnovo della concessione i rapporti con il ministero sono tesissimi e la Provincia autonoma di Trento ha già presentato un ricorso al Tar contro la delibera del Cipe sulla rivendicazione degli utili prodotti dal 2014 da parte dello Stato.
La Campogalliano-Sassuolo è un progetto di 14 chilometri a cui si aggiungono altri 11,5 chilometri di strade accessorie. Sono previsti due viadotti per superare il fiume Secchia (814 metri) e la via Emilia e il fascio ferroviario Milano-Bologna (621 metri) e due gallerie sotterranee per preservare l'oasi naturale del Colombarone di Formigine, oltre a 15 sottopassi e 12 cavalcavia per la viabilità secondaria. Il costo dell'infrastruttura era stato stimato in 514 milioni di euro e la durata complessiva in quattro anni. L'arteria avrebbe dovuto essere realizzata dall'Ati che aveva a22 come capofila con il 51% e poi Pizzarotti (31,29%), Coopsette (14,48%), Coseam Italia (2,33%), Oberosler (0,3%), Wipptal spa (0,3%) e Cordioli (0,3%).
Redazione Pressa
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