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La Cgil di Modena promuove venerdì un “presidio democratico, antifascista e antirazzista” in piazza Mazzini dalle 14 alle 16. L’iniziativa del sindacato vuole essere una risposta al comizio che il segretario della Lega Matteo Salvini terrà lo stesso pomeriggio in città. 'Aderiscono al presidio anche altre associazioni Anpi, Arci, Unione degli Universitari-Udu, Rete degli Studenti Medi, Rete degli Universitari, e sono invitati ad aderire al presidio tutti i cittadini e le associazioni che si riconoscono nei valori della manifestazione - si legge in una nota -. Tutti i partecipanti sono invitati ad indossare un capo di abbigliamento rosso'.
'La Cgil vuole manifestare il proprio dissenso politico contro le politiche discriminatorie e razziste del ministro dell’Interno sulla gestione dell’immigrazione e sull’attacco alle politiche di accoglienza e integrazione che hanno fatto di Modena un modello virtuoso a livello nazionale.
Il Decreto Sicurezza cancella il sistema di integrazione dei migranti a cominciare dai tagli previsti per i bandi della gestione dell’accoglienza che anche a Modena ha reso recentemente impossibile l’affidamento della gestione stessa - afferma il sindacato -. La contrarietà della Cgil è anche su politiche che Salvini incarna come la cosiddetta flat-tax, che se estesa e ampliata come vorrebbe il leader della Lega, sarebbe una misura fortemente ingiusta socialmente perché non terrebbe conto del principio costituzionale della progressività delle imposte. Inoltre, potrebbe a mettere a repentaglio la tenuta del sistema di welfare universalistico del nostro Paese. Inoltre, la Cgil rileva con preoccupazione che sono sempre più forti e frequenti i segnali di una nuova diffusione di sentimenti, comportamenti e manifestazioni di stampo fascista e razzista nel Paese e anche a Modena, da cui il ministro dell’Interno non si dissocia mai apertamente, e non reprime adeguatamente come invece previsto dalle leggi. Anzi gli slogan della Lega contro gli immigrati e volti sempre ad individuare nemici del popolo italiano, rischiano di legittimare culturalmente e politicamente questi gruppi di stampo fascista'.
Redazione Pressa
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