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La cultura a Modena, le nuove promesse di Muzzarelli

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Ieri sera nell'atrio del Palazzo dei Musei il dibattito con il sindaco, l'assessore comunale Cavazza, l'assessore regionale Mezzetti e il direttore Ert Longhi


La cultura a Modena, le nuove promesse di Muzzarelli
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Ieri sera nell'atrio del Palazzo dei Musei si è svolto il dibattito, nell'ambito della serie “Manifattura delle idee”, sul tema delle politiche culturali e sul loro valore in termini di identità della città e di crescita.

Vale pena ricordare che la 'Manifattura delle idee' è nata come piattaforma elettorale del programma politico di Giancarlo Muzzarelli. Durante la sua elaborazione in epoca pre-elettorale (2013 e 2014) erano state identificate alcune priorità per Modena anche nel settore della Cultura. In particolare era stato identificato il complesso del Sant’Agostino come motore culturale, turistico e sociale tramite operazioni di riorganizzazione del patrimonio presente al Palazzo dei Musei e tramite il consolidamento della Galleria Civica e delle sue attività. Nel programma elettorale era anche stata descritta la necessità di ampliare gli orari delle biblioteche cittadine (anche serali e durante le domeniche).

Era stato inoltre confermato l’impegno per avere un teatro e un cinema nell’ex area AMCM mentre il Festival della Filosofia risultava descritto soprattutto come evento di area vasta di Modena e provincia rivolto all’Europa e capace di portare turisti. Era inoltre stato promesso un nuovo piano di fruizione dei beni culturali e turistici di Modena con particolare riferimento a Duomo, Piazza Grande, Ghirlandina, Palazzo Ducale, Municipio, Gallerie Estense, Sinagoga, Mef e Museo Figurina. Erano inoltre state ipotizzate una vetrina delle eccellenze gastronomiche nella nuova Piazza Roma pedonalizzata e anche una nuova agenda Memoria-Modena per valorizzare i grandi personaggi e i grandi eventi che hanno cambiato la città nel tempo.

Una parte delle cose a suo tempo promesse durante la campagna elettorale è stata anche questa volta riproposta anche in vista della prossima scadenza delle elezioni amministrative del 2018.

In particolare Paolo Longhi, direttore di ERT, Emilia-Romagna Teatro ha ribadito che gli indici della cultura vanno di pari passo con quelli del benessere e che il teatro e la cultura non sono servizi ma valori. L'assessore Regionale alla Cultura Massimo Mezzetti ha poi ha sottolineato che occorre valorizzare il lavoro di chi opera nel settore della cultura. L'assessore comunale alla Cultura Gianpietro Cavazza ha ricordato l'esistenza di giacimenti culturali da valorizzare evitando di produrre eventuali danni. e sviluppando opportune politiche della cultura tramite coordinate precise. I percorsi delle politiche della cultura dovranno tenere conto del rapporto tra soggetto e società, del rapporto tra libertà e autonomia e del rapporto tra cultura e scuola con la variante moderna dell'alterrnanza scuola-lavoro. Per Cavazza è particolarmente importante la recente firma del Protocollo Comune-Unimore. L'assessore ha ammesso che nel rapporto tra cultura e urbanistica a Modena si è incorsi in qualche 'buchetta' che dovrà essere riempita con contenuti culturali. Ha evocato inoltre forme di cofinanziamento e di collaborazione tra settore pubblico e settore privato con particolare riferimento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Ha indicato che negli spazi del Sant'Agostino dovrà trovare posto anche il Museo della Città.

Gli interventi hanno risentito di alcune vaghezze di contenuto e di alcune comprensibili forme di prudenza, vista la differenza tra quanto promesso in campagna elettorale (molto) e quanto fino ad oggi realizzato (poco). Tuttavia l'intervento di chiusura del sindaco Giancarlo Muzzarelli verso le 23.15 ha nuovamente risvegliato l'interesse del pubblico che di questi tempi è facilmente più attento al meteo. Il sindaco ha ribadito il suo impegno sviluppato con l'assessore regionale alla Cultura Mezzetti sulle collaborazioni pubblico-privato nel settore della cultura. Ha detto che il Comune intende 'mettere un'anima' negli investimenti urbanistici dedicati alla cultura e ha iniziato a ricordare progetti concreti come la valorizzazione del Mercato di Via Albinelli, il restauro del palazzo delle Scuole Carlo Sigonio, la identificazione di una nuova sede per l'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea e la concreta intenzione di costruire due teatri nell'area ex-AMCM.

Nei medesimi stabili dovrà trovare spazio la Compagnia Teatrale di ERT a cui sarà conferita la cittadinanza di Modena. Il sindaco ha inoltre sottolineato che tramite i lavori presso il polo Sant'Agostino c'è stato un raddoppio della superficie considerata, da 20000 a 40000 metri quadri ottenuta mettendo a disposizione spazi dell'ex ospedale Estense. Ciò consentirà il raddoppio del Museo Civico in cui potrà essere finalmente ripreso anche il tema del Risorgimento. Ricordiamo, per inciso, che il Museo del Risorgimento è chiuso da circa 30 anni e che non sono noti impegni scritti nei confronti di una sua eventuale riapertura. Secondo il sindaco saranno raddoppiati gli spazi per l'Archivio Storico Comunale, si potrà allargare la Galleria Estense e migliorare la condizione della biblioteca Estense. Potranno così trovare adeguata collocazione il Progetto Modena Arti Visive e le figurine Panini saranno ospitate nei locali dell'ex ospedale Sant'Agostino. Ha poi concluso ribadendo il suo impegno nel recupero della periferia Nord di Modena e ha sottolineato che molti risultati potranno essere colti solo facendo riferimento alle 'effervescenze private' presenti nella città. Inevitabile anche il riferimento anche al concerto di Vasco Rossi, portatore, a suo dire, di visibilità e di libertà.

Giovanni Martinelli


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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