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'La settimana scorsa mi è successo un “fatto inquietante”, spiacevole mi limiterei a direi, se non fosse che, oggi, rivestendo il ruolo pubblico di consigliera comunale, eletta dal popolo, il tutto va a colpire, limitare la sfera della libertà di espressione. Dal gruppo Whatsapp “Gruppo Modena x Modena” sono spariti improvvisamente tutti i messaggi dal 6 novembre al 10 novembre, alcuni dei quali di rilevanza personale, altri politica. I messaggi a rilevanza personale riportavano una amara e circostanziata rievocazione della mia traversia a cominciare dallo spettacolare arresto avvenuto il 9 novembre alle 6,30 di dodici anni fa con dovizia di forze, lo sballottamento e l’esposizione ai media già stranamente sul posto alle 7,30 della stessa mattina, l’esilio, i processi e in fine la piena soluzione per non sussistenza dei fatti.
Spariti pure i circa 50 post di chi mi ha espresso solidarietà, tra i quali alcune persone che con me hanno sofferto in prima persona. Uno di questi, una persona che a quei tempi lavorava con me testualmente scrive '…noi che lavoravamo in Emodinamica sapevamo come erano andate le cose. Peccato che nell’inchiesta preliminare nessuno ha mai pensato di raccogliere le nostre deposizioni…'. Un Carabiniere, mi ha scritto: 'Da carabiniere, ti dico…scusali'. Comunque chi fosse interessato messaggi e commenti sono conservati su Facebook nel sito “Modena x Modena. I messaggi a rilevanza politica riguardavano foto e spezzoni di giornali che riportavano le motivazioni della mia presa di posizione a sostegno della candidatura alle regionali del consigliere comunale Pier Giulio Giacobazzi di Forza Italia'.
A parlare è il consigliere comunale Maria Grazia Modena che di recente ha deciso di sostenere pubblicamente la corsa del candidato di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi alle Regionali di domenica.
'Non so quale dei due aspetti infastidisse maggiormente il novello “abusatore” del pensiero altrui al punto da arrivare a compiere un atto così grave e giuridicamente perseguibile di censura e non so neppure in che mondo possa vivere o venga allevato chi ricorre a mezzi così meschini - continua Maria Grazia Modena -. In ogni caso mi sono sentita in dovere di rendere di pubblico dominio l’accaduto, non per cercare solidarietà, ma per mettere in guardia del pericolo che il libero pensiero sempre corre, fragile ed esposto come è all’abuso di manipolatori senza scrupoli. Questa mia dichiarazione la ho consegnata anche alla Polizia postale affinchè indaghi per scoprire eventuali autori'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>