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La lotta contro l'obbligo vaccinale 'è una battaglia molto, molto di destra'. A sostenerlo è l'assessore regionale alla Sanità dell'Emilia-Romagna, Sergio Venturi questa mattina ai microfoni di Radio Città del Capo. 'Ci si appella a una pseudo-libertà individuale, ma nessuno la mette in discussione. Piuttosto, sostiene l'assessore, l'obbligo vaccinale e' un provvedimento per i più deboli. Chi va al nido o a scuola e ha una malattia o un'immunodepressione per cui non può essere vaccinato non deve essere messo nella condizione che deve rimanere a casa da scuola perchè due genitori hanno deciso che il proprio figlio non si vaccina in nome di una pseudo-libertà. Di conseguenza - insiste Venturi - quella in favore dei vaccini è una battaglia di progresso, di sinistra'.
Ecco, ci siamo.
Possiamo aggiungere un altro tassello all'elenco di Gaber e Luporini: Fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra; un pacchetto di Marlboro è di destra, di contrabbando è di sinistra e... vaccinarci è di sinistra e non farlo è destra.
Siamo davvero alle comiche. Un po' come quando a settembre dello scorso anno Stefano Bonaccini disse che se avesse vinto il 'no' al referendum c'era da temere il ritorno del fascismo e del nazismo. Disse proprio così eh. Mica balle.
Sì. Siamo davvero alle comiche. Al netto che la campagna anti-vaccini è anche frutto di derive populiste, ma cosa c'entra la destra e la sinistra? Dio, patria e famiglia e no ai vaccini! Questo potrebbe essere lo slogan del perfetto neo-Balilla. O ancora: Autorità, ordine e giustizia e no ai vaccini.
O perchè no: La parola d'ordine non può essere che questa: disciplina. E no ai vaccini.
Eppure per Venturi chiedere di non vaccinarsi è 'molto, molto di destra'. Ecco allora ricordiamo cosa fece a inizio legislatura questo simpatico e arzillo assessore alla Sanità: Venturi rinunciò all’indennità da assessore che ammonta a 6.104,47 euro lordi, optando per quella più alta, pari a 8.584 euro lordi, da dirigente medico dell’Ausl di Modena di cui è dipendente. Duemila euro in più al mese in virtù dell'applicazione di un decreto legislativo tal dei tali.
Ecco, allora, caro Venturi: scegliere per sè uno stipendio (pagato con soldi pubblici) da 8mila e 500 euro invece di quello da 6mila e 100 euro previsto per un assessore regionale, è 'molto molto di destra' o è 'molto molto di sinistra'?
Ma come dice sempre Bonaccini: sobrietà!
Leo