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Legge Lgbt verso la approvazione. Solo dopo la votazione su Bibbiano

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La relatrice Pd Mori: 'Anche io da eterosessuale vittima della omotransfobia'


Legge Lgbt verso la approvazione. Solo dopo la votazione su Bibbiano
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'Se da eterosessuale avessi mai avuto un dubbio sull'esistenza dell'omotransfobia, per quello che ho patito e subito in questi mesi per questa legge, me lo sono tolto del tutto. E' stata dura, ma ne è valsa la pena'. E' lo sfogo di Roberta Mori, consigliera regionale del Pd e relatore di maggioranza della legge contro le discriminazioni di genere e lgbt, che oggi in Assemblea legislativa ha avviato il dibattito sul provvedimento, presentando il testo ormai da mesi al centro di polemiche e tensioni, anche interne ai dem. 'Abbiamo espunto ogni sbavatura che possa legittimare un'impugnazione da parte del Governo', ci tiene a sottolineare Mori, che tocca uno alla volta i punti della legge, a partire dalla cancellazione del termine 'omotransnegativita'' dal titolo del provvedimento.

'Era piu' corretto per rappresentare il problema- ammette Mori- abbiamo deciso di superarlo perchè non ha un riconoscimento legislativo e perchè è diventato oggetto di strumentalizzazione.

Abbiamo invece blindato il testo sugli obiettivi prioritari'. Quanto al tanto contestato emendamento sull'utero in affitto, che prevede di non dare finanziamenti ad associazioni che lo pubblicizzano, 'non si vuole assolutamente silenziare il dibattito', assicura Mori. E ancora, ci tiene a precisare l'esponente dem, 'la Regione riconosce e non garantisce il diritto all'autodeterminazione (anche in questo caso il termine e' stato modificato con un emendamento in commissione, ndr), perchè in questo Paese è la magistratura a decidere il genere. Quindi come Regione possiamo solo sostenere percorsi di autodeterminazione'.

Nella sua relazione, Mori parla di un clima fatto di 'politica muscolare', di 'incitamento all'odio' e di 'accostamenti beceri con inchieste in corso per colpite la comunità lgbt'. La legge regionale, invece, 'ha l'ambizione di rendere il contesto più inclusivo, superando pregiudizi inaccettabili- afferma l'esponente Pd- nel campo dei diritti civili abbiamo ancora tanta strada da fare'.

Michele Facci, capogruppo di Fratelli d'Italia e relatore di minoranza, parla invece di 'legge liberticida e incostituzionale', che contiene articoli 'potenzialmente pericolosi' e che alla fine 'verra' approvata dalla maggioranza, ma con la consapevolezza di tutto il nostro disgusto e contrarieta'. La contrasteremo con tutti i mezzi che abbiamo'.
Proprio il centrodestra è infatti pronto a fare ostruzionismo, presentando in aula centinaia di emendamenti. Oggi la seduta si chiudera' regolarmente alle 17, ma domani e' gia' prevista l'oltranza. Dopo la legge lgbt, tra l'altro, è in programma la votazione sulla commissione d'inchiesta su Bibbiano. Ordine che anche oggi la Lega ha cercato di invertire, richiesta respinta come ieri dalla maggioranza. E proprio all'inchiesta 'Angeli e Demoni' fa di nuovo riferimento Facci nel suo intervento. 'Questa legge ha un'impronta squisitamente ideologica- afferma il capogruppo Fdi- non e' un caso che l'input venga da Reggio Emilia. E non e' un caso che persone coinvolte nei fatti di Bibbiano abbiano partecipato alla gestazione di questa legge. Dalla vicenda della Val d'Enza, al netto delle eventuali responsabilita' penali, emerge un sistema e un'ideologia gender. Vedremo se sarà solo un caso isolato, ma c'e' un'evidente implicazione ideologica.
Ideologia che con questa legge si vuole far diventare norma. Si vuole mettere il bavaglio a un pensiero diverso, imporre il pensiero unico omosessualista'.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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