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“Voglio lanciare un allarme per la democrazia italiana, peso le parole, non voglio usare parole a vanvera: abbiamo 17 giorni di campagna elettorale per cambiare completamente la storia del nostro Paese ed evitare che l’allarme per la democrazia italiana diventi realtà“, dichiara il segretario del Pd Enrico Letta in un discorso ai candidati dem.
Letta spiega che “il problema è oggettivo e riguarda ‘la torsione ipermaggioritaria della legge elettorale’. L’attuale legge, infatti, congiunta con la riduzione del numero dei parlamentari crea il rischio che venga stravolta nei fatti la nostra Costituzione, un rischio democratico che il nostro Paese non ha mai vissuto come lo sta vivendo in questo momento”.
In particolare, “oggi è possibile che il 43% di consensi dati al centrodestra si trasformi in un 70% di seggi in Parlamento.
Vorrebbe dire che “la destra si eleggerebbe i giudici costituzionali come gli pare, i membri del Csm come gli pare… Vorrebbe dire uno stravolgimento totale del nostro sistema, uno scenario politico e democratico da incubo”. Questi, continua, “gli effetti della peggiore legge elettorale di sempre”.
E sottolinea: “Un più quattro per cento di voti dati a Calenda o dati a Conte e tolti al Pd oggi consentirebbero alla destra di superare il settanta per cento di rappresentanza parlamentare”. Ecco perché “per fermare la destra, per evitare questo rischio democrazia c’è solamente il voto per noi. In questi 17 giorni dobbiamo lottare perché ci sono 60 collegi uninominali che sono contendibili. In questi collegi uninominali una nostra vittoria può riportare la partita in una logica di contendibilità, viceversa se in quei collegi la crescita di Conte o di Calenda abbassa le nostre chance di vincere quel collegio non sono loro ma la destra a vincere. Un più 4% di voti a noi consentirebbe di tenere la destra sotto il 55 per cento e riportare la partita nella contendibilità”.
Redazione Pressa
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