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'Con l’autostrada regionale Cispadana non andiamo nella giusta direzione, lo sosteniamo da sempre e ora anche la Commissione europea lo certifica”. Lo dichiarano i deputati M5S Michele Dell’Orco e Vittorio Ferraresi a proposito della lettera che la presidente della Commissione del parlamento europeo per le petizioni, Cecilia Wikstrom, ha inviato alla Regione Emilia-Romagna, accogliendo le osservazioni presentate da alcuni cittadini preoccupati dell’impatto economico e ambientale dell’opera. Una posizione, quella dei 5 Stelle, vicina a quella espressa dal Comitato No autostrada.
“La Commissione europea -spiegano i parlamentari - nella sua valutazione è stata molto severa e parla di possibili danni irreversibili alla salute dei cittadini e all’ambiente. Di fatto inoltre ridicolizza il senso di una compatibilità ambientale rilasciata con oltre duecento prescrizioni e condivide gli allarmi sulla qualità dell’aria e su una mancata valutazione degli effetti cumulativi dell’opera.
In pratica ci dicono che rischiamo una procedura di infrazione e quindi soldi pubblici ma dalla Regione sembrano fare spallucce e voler tirare avanti. Ci auguriamo invece che, per una volta, Bonaccini & Co non siano tanto presuntuosi da ignorare le perplessità di tanti cittadini e della Commissione europea ma che, con umiltà, riesaminino la questione in maniera scientifica proponendo nuove e più interessanti soluzioni”.
“I problemi di viabilità e di competitività –dichiarano i pentastellati- non si risolvono costruendo una nuova autostrada che serve solo a portare clienti sull’A22 di Autobrennero. La nostra Regione ha uno degli indici infrastrutturali stradali più elevati del Paese e uno dei livelli d’inquinamento più elevati d’Europa per quanto riguarda l’aria. La vera opera di cui il nostro territorio in questo momento ha urgenza è un vero piano antismog che non si limiti a continui e poco efficaci stop alla circolazione dei veicoli.
I dati forniti dall’Agenzia regionale per l’ambiente Arpae parlano chiaro e hanno rivelato che i nostri territori nel 2017 hanno visto un peggioramento delle condizioni dell’aria con continui sforamenti dei livelli massimi di polveri sottili”.
“Siamo a favore –puntualizzano i deputati- di un’infrastruttura leggera al servizio del territorio ma non di una autostrada a pagamento a servizio delle lobby. Un’autostrada – spiegano - è di fatto un muro invalicabile calato sul territorio, utile negli spostamenti di lungo raggio ma che peggiora la circolazione locale. Nel nostro programma nazionale –dichiarano i pentastellati- prevediamo pertanto che i fondi pubblici, a qualunque livello, siano spostati dalle grandi opere inutili verso la manutenzione delle infrastrutture già esistenti e verso il potenziamento di interporti, scali e nodi logistici, come quello di Marzaglia, che aiutino a trasferire le merci dalla strada alla ferrovia. Bisogna inoltre investire nello sviluppo della mobilità condivisa ed in particolare nel trasporto pubblico e nella diffusione dei veicoli elettrici e dell’infrastruttura di ricarica”.
Redazione Pressa
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