La premessa
Mezzetti ha iniziato l'incontro con una lunga premessa elencando lo stato dell'arte rispetto ai punti principali che aveva indicato nel suo discorso di insediamento come obiettivi da raggiungere nell'arco della consigliatura.Riorganizzazione della macchina comunale
'Negli ultimi 10 anni i dipendenti del Comune di Modena sono calati da 2200 a 1320 ed era quindi necessario un reset per riequilibrare il lavoro in Municipio - ha detto il sindaco -. Abbiamo provveduto a sostituire alcune figure apicali, come il direttore generale e il comandante della polizia locale e a settembre completeremo la riorganizzazione con la individuazione di altri profili di vertice'.
Rifiuti
'La rivoluzione nella gestione rifiuti è stato un parto complicato anche perchè vi erano accordi commerciali già in essere. Dopo un anno, come promesso, abbiamo detto addio ai sacchetti a terra in centro e proseguiremo col resto della città partendo, entro l'estate, dalla zona Musicisti e da viale Gramsci.
Manutenzione
'Le grandi opere, come il cantiere delle Fonderie, negli ultimi anni hanno prosciugato risorse che dovevano essere destinate alla manutenzione delle strade, degli edifici pubblici e del verde - ha evidenziato Mezzetti -. Nell'ultima manovra abbiamo recuperato liquidità che sarà destinata alla cura e al decoro della città'.
Sicurezze: casa e sanità
'Il tema delle sicurezze è centrale. Partiamo da quelle legate a casa, salute e lavoro. Col piano casa e con il varo dello sportello casa, con la possibilità di cambio di destinazione d'uso di uffici e negozi, abbiamo cercato di dare una risposta al tema della emergenza abitativa e della bolla speculativa con cui Modena deve fare i conti - ha aggiunto il primo cittadino -. Sul fronte della sanità il cambio dei dirigenti al vertice di Ausl e Policlinico ha posto al centro l'aggressione delle liste d'attesa. Infine, per quello che riguarda la sicurezza sul lavoro, stiamo lavorando al protocollo sicurezza sui luoghi di lavoro'.
Sicurezza urbana
'Ricordo che la sicurezza urbana è un compito prioritario dello Stato. Lo dico come elemento di verità, non certo per sottrarmi dalle responsabilità che competono a un sindaco - ha detto Mezzetti -.
Il tema quindi, per il sindaco 'è la norma nazionale e questo aspetto viene ancor prima del tema, pur importante, della questura di fascia A a Modena. Ricordo a riguardo che l'elevazione della questura non è solo un fatto burocratico, ma consente un aumento del personale in procura e più intelligence sul territorio.
Dal punto di visto delle politiche sul territorio per la sicurezza Mezzetti ha poi rivendicato l'ordinanza di chiusura serale dei negozi etnici, i presidi nelle aree sensibili e la decisione di ripensare il chiosco in piazza Matteotti. 'Sarà solo un punto di appoggio: dislocheremo quella pattuglia a passeggio o in attività serali con presidio mobile'. Infine un richiamo alla volontà di animare la città come deterrente rispetto alla delinquenza: 'E' ovvio che la ruota panoramica al Novi sad non risolve il problema, ma aiuta ad animare un'area e a rendere più sicuro il parco. Volevamo creare già da quest'estate un villaggio commerciale nell'area interna, ma non ci sono state le premesse e così siamo partiti con iniziative immediate'.
Le domande
Tanti contenitori in fase di completamento, a partire dal Sant'Agostino alle ex Fonderie, ma idee poco chiare sui contenuti. Cosa farete in quegli immobili?'E' vero, negli ultimi anni vi è stato uno sforzo di recupero importante, ma nessun progetto definito su cosa fare dentro ai nuovi spazi. Spesso dal punto di vista della progettualità mi sono ritrovato in eredità fogli bianchi, con pochi appunti scritti a mano: è evidente che se fai un progetto di recupero di un manufatto e non hai idea di cosa farci, allora dovrai anche ritoccare il manufatto stesso. Siamo dunque chiamati a recuperare il lavoro che non è stato fatto in premessa, complice la fretta di intercettare fondi Pnrr che ha spesso impedito anche di calibrare esattamente i costi. Si spiegano così i 49 milioni di cofinanziamento che il Comune di Modena deve ora aggiungere per completare i cantieri Pnrr, compreso quello delle ex Fonderie. Sul cosa mettere concretamente in quegli spazi posso solo dire che è impensabile fare solo musei e sale espositive, servono anche destinazioni d’uso redditizie, quindi o per uffici privati o per uffici comunali'.
Sul piano culturale in che direzione punterà Modena?
'Abbiamo già festival e appuntamenti importanti, implementeremo l'offerta con eventi musicali, teatrali e culturali, ma di grande qualità. Per il 2026 abbiamo un progetto definito che nei prossimi giorni presenteremo'.
Dal punto di vista politico vive il rapporto con l'ex sindaco Muzzarelli come una spina nel fianco?
'Assolutamente no, abbiamo fatto scelte in discontinuità col passato per il bene di Modena, non certo per marcare una differenza coi miei predecessori. Nè con Giancarlo, nè con gli altri ex sindaci. Se penso ai famosi 19 progetti urbanistici bloccati, abbiamo operato così perchè la nostra idea di città è diversa e sul tema dei contenitori, anche Giancarlo aveva ben presente che una volta ultimati i cantieri sarebbe toccato a noi pensarne la funzione'.
Sul tema delle baby gang non vorrebbe ritrattare le sue dichiarazioni al Festival della Giustizia Penale circa la rabbia sociale che motiverebbe - se non giustificherebbe - i componenti delle baby gang?
'Io la invito a rivedere il video in questione. Io non giustifico assolutamente nessuno e ribadisco che chi delinque deve essere punito. Detto questo, occorre domandarsi la genesi di atti di violenza gratuiti nemmeno legati al desiderio di rapinare le vittime. E' una domanda che dobbiamo porci se vogliamo affrontare il problema alla radice'.
A Modena esiste un sistema di potere che va scardinato? Non crede che il primo passo sia quello di aprire a figure nuove, anche sul fronte delle nomine? Si pensi alle recenti nomine di Bosi e Giovenzana ad Amo e Formodena.
'Il tema delle nomine esiste. Io non sono iscritto ad alcun partito ed è evidente che in fase di individuazione di alcune nomine devo confrontarmi con i partiti di maggioranza. Si spiegano in questo modo alcuni nomi, detto questo cerco sempre di ritagliarmi margini di scelta personale, come dimostra la nomina di Elisa Valeriani a Seta. Per quanto riguarda il sistema di potere modenese, ricordo questo aneddoto. Era il 2001, ero segretario del partito e i referenti dei principali mondi economici cittadini mi proposero un patto per sostituire l'allora sindaco Barbolini che a loro dire non rispondeva più ai loro desiderata. Io rifiutai. Vede, io non faccio patti con nessuno, nè nel 2001 nè oggi. L'unico patto che ho fatto è con Modena e con i suoi cittadini: chi vuole propormi altri accordi può fare a meno di chiedermi un appuntamento'.
Rispetto a un anno fa, qual è lo scarto tra le sue aspettative e l'essere sindaco?
'Faccio un mestiere difficile, ma è il mestiere più bello del mondo che mi permette di essere a servizio della città'.
Tra quattro anni si ricandiderà? All'inizio ha detto a molti di non volerlo fare.
'Mi sono reso conto in questi mesi che per risolvere i problemi serve più tempo e quindi non escludo affatto un secondo mandato, ovviamente se mi sarà chiesto'.
Giuseppe Leonelli