Modena, annus horribilis per gli incassi della Festa de l'Unità

Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Mancano ormai solo due giorni alla chiusura della Festa provinciale del Pd di Ponte Alto a Modena e gli incassi, che pubblichiamo, mostrano cifre decisamente inferiori a quelle degli anni passati.

Con l'aggiornamento di ieri sera, venerdì 15 settembre,  l'incasso progressivo è pari a 1.190.861,18. Sono 800.000 euro in meno rispetto al 2016 anno in cui le entrate hanno 'sfiorato', per usare le parole di allora del segratrio Bursi, i 2 milioni di euro, già nettamente in calo sul 2015 in cui gli introiti furono pari a  2,3 milioni. Nel 2014 entrarono nelle casse del Pd modenese 2,5 milioni.

Un trend negativo che perdura da diversi anni e che pare inarrestabile. A rileggere le note ufficiali di chi via via si e succeduto alla guida del partito provinciale negli anni passati, pare che il caldo, la pioggia, il freddo,  insomma gli eventi atmosferici in generale abbiano giocato un ruolo determinate sulle casse della Festa.

Nessun accenno a qualche autocritica.

Quest'anno, come documentato da La Pressa, la contrazione pare riguradare non solo gli incassi ma anche il numero dei visitatori soprattutto quelli interessati ai dibattiti politici. L'ultimo, in ordine di tempo, quello di questa sera con il ministro all'istruzione Fedeli alla presenza di una sessantina di persone.

Ormai improbabile che i prossimi due giorni di apertura possano portare almeno ad un pareggio sullo scorso anno. Il caldo, la pioggia, il freddo.